
Facciamo finta che vi sono due amici che sono andati in spiaggia a prendere il sole e a farsi un bel bagno. Il primo amico (a sinistra) se ne sta sdraiato su una sdraio ed il secondo (sulla destra) va a farsi una bella nuotata.
Improvvisamente l’amico sotto l’ombrellone vede l’altro amico che stava annegando e si sbracciava nell’acqua.
Si alza immediatamente e corre verso il suo amico per salvarlo. (ipotesi 1) Poichè la linea più veloce che unisce due punti è la linea retta, la prima cosa che gli viene in mente è correre in linea retta verso il suo amico. Ma pensò che se pur sarebbe stato veloce se avesse percorso lo spazio che lo divideva dall’amico sulla sabbia, appena fosse entrato in acqua sarebbe stato rallentato di molto nel raggiungerlo.
Allora ha pensato che sarebbe stato meglio se raggiungeva il punto sulla riva del mare che fosse posto davanti a dove c’era il suo amico (ipotesi 2) così avrebbe avuto la minor distanza in acqua. Ma la scartò subito perchè così facendo avrebbe dovuto percorrere molta più strada nella sabbia.
Decise quindi di scegliere un percorso che fosse a metà del primo e dal secondo (ipotesi 3) . In questo modo avrebbe avuto il miglior compromesso nel correre tra i due differenti materiali (sabbia ed acqua) e avrebbe raggiunto il suo amico nel minor tempo possibile.

La luce quando attraversa due mezzi di densità diversa, fa lo stesso calcolo che abbiamo descritto. Lo attraversa non seguendo una traiettoria diritta, nè una eccessivamente inclinata…ma ESATTAMENTE come indicato in figura piegando con un angolo X determinato dalla densità del materiale incontrato.
C’è chi in questo vede una logica che non è solo fisica ma anche “metafisica”…come se la luce “pensasse” e decidesse di percorrere il percorso più breve per….salvare il suo amico che sta annegando.