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QUANDO LA TERRA ERA UNA “PALLA DI NEVE”

Non tutti sanno che la Terra non era quell’ambiente così ideale per vivere come è oggi. Recenti studi sul sistema solare stanno scoprendo che i pianeti avevano orbite diverse di quelle che vediamo oggi.

Il nostro sistema solare è un sistema con DUE soli, di cui uno non si è “acceso” per una quantità piccola di materia. Si stava accendendo ma la sua massa è di tale importanza che Giove riesce a spostare il sole dalla sua orbita. Il sistema Sole-Giove ha il punto di rotazione appena sotto la superficie del sole. Durante un lungo periodo della formazione del sistema solare Giove aveva un’orbita diversa di quella attuale. Probabilmente aveva un’orbita molto più eccentrica di quella attuale che ha creato diversi problemi alle orbite degli altri pianeti. Si suppone che Venere fosse più vicina al sole dell’orbita attuale e che sia Marte che la Terra avevano orbite differenti.

Che la Terra potesse avere avuto qualche problema per decine di milioni di anni (se con centinaia) si può dedurre dal fatto che la vita sulla Terra era limitata a sole Alghe Mono-Pluricellulari: quelle che danno il colore verde all’acqua.

Il sistema solare si è formato circa 4,5 miliardi di anni fa. Per 500 milioni di anni era una massa di lava informe. Quando si è raffreddata e si è formata una crosta solida è arrivata l’acqua. Insieme all’acqua è arrivata la Vita (organismi mono cellulari di cui sopra).

Quegli organismi primitivi hanno il meccanismo del DNA e RNA messaggero identico a quello di tutte le forme di vita che esistono ancora oggi sulla Terra.

Si suppone quindi che l’acqua sia arrivata dallo spazio a mezzo di comete che son cadute sulla Terra ma anche i tutti gli altri pianeti del sistema solare.

La vita arrivata 4 miliardi di anni fa è rimasta come ibernata e non ha avuto nessun tipo di evoluzione per quasi 3,5 miliardi di anni.

Se l’orbita della Terra fosse stata differente da quella attuale potrebbe essere stata sbalzata in un’orbita più esterna di quella attuale.

Le prove di questo si avrebbe da un fenomeno di glaciazione chiamata “PALLA DI NEVE”. Cioè i ghiacciai hanno coperto tutto l’intero pianeta con spessore del ghiaccio da 1 a 2 km di spessore. Compreso l’equatore.

L’immagine che avrebbe dato sarebbe come una delle luna di Saturno: Encelao (vedi foto). Questo evento catastrofico non è giustificabile con i fattori tipici dei cambiamenti climatici, quali le eruzioni del vulcani, i vari gas serra, ecc. Da centinaia di milioni di anni dal periodo Cambriano ad oggi non si è mai verificata una glaciazione che riesca a coprire l’intero globo di ghiaccio.

Ma queste glaciazioni così estreme non è stato un evento sporadico, ma si sono ripetute almeno 3 volte.

La prima si ritiene intorno ai 2 miliardi di anni fa, una seconda 900 milioni di anni fa e l’ultima (quella di cui si son trovate le maggiori tracce) è stata tra i 717 milioni di anni ed è finita 661 milioni di anni. Durata quindi 56 milioni di anni.

Se la causa venisse confermata fosse l’orbite del pianeta Giove, si può ipotizzare che prima di assestarsi nell’orbita attuale avesse un’orbita più ellittica che lo portava se non a sfiorare ma sicuramente di perturbare le orbite di tutti gli altri pianeti.

All’uscita dall’ultima “palla di neve” si assiste all’esplosione della vita che è passata dal colore verde dell’acqua a migliaia di organismi sia animali che vegetali, sia vertebrati che invertebrati. Addirittura sono arrivati alcuni animali Vertebrati PRIMA di quelli invertebrati, con buona pace delle teorie creazionistiche darwiniane.

L’hanno chiamato “L’ESPLOSIONE DEL PERIODO CAMBRIANO” circa 500 milioni di anni fa.

Alcune di queste specie si sono trovate molto bene nel nuovo ambiente e si sono moltiplicate e hanno aumentato le loro dimensioni, altre si sono estinte in brevissimo tempo.

Da notare che durante il Cambriano, si sono formati i principali PHYLA animali, come:

1 artropodi (antenati di insetti, ragni e crostacei)

2 cordati (Vertebrati, Urocordati e Cefalocordati)

3 molluschi (antenati di lumache, capesante e polpi)

4 echinodermi (antenati di stelle marine e ricci di mare)

5 poriferi (spugne)

Da quel lontano periodo non si sono formati altri PHYLIA ma si son “speciati” formando innumerevoli specie…da cui deriviamo anche noi.

Ma le piante ? Le prime vere piante terrestri, con un livello di organizzazione simile alle briofite, sono comparse durante l’Ordoviciano, circa 450 milioni di anni fa, 50 milioni di anni dopo degli animali.

Si allegano foto di alcuni animali “impossibili” che esistevano in quel periodo e che si sono estinti in breve tempo

1) Hallucigenia sparsa

2)Opabinia regalis

3)Cambropachycope clarksoni

4)Wiwaxia corrugata

5)Saccorthytus coronarius

Questi sono i FATTI (almeno quello che si sa sino ad ora). Ma le conclusioni? Sono per me “sconvolgenti”.

Crick e Watson han preso il nobel per avere scoperto il Dna. Quando gli hanno chiesto come si è formato in dna sulla terra uno dei due (non mi ricordo quale) ha risposto:” con una astronave aliena” (premio Nobel). Aveva ragione perché se il dna era dentro l’acqua delle comete è arrivato dallo spazio. Ma che fine ha fatto il famoso “brodo primordiale” che ha tenuto banco per decenni e che ancora oggi viene ripescato per dimostrare la validità della teoria evoluzionistica di Darwin ? Quella cosa che da materiale inerte (prodotti chimici) si sia “attraverso infinite casuali combinazioni” trasformato e CREATO il Dna. (NESSUNO Sinora è riuscito da prodotti chimici a CREARE una sola cellula vivente). Recentemente si è calcolato il tempo di queste infinite combinazioni…e sono decine di miliardi di anni. L’universo è più giovane. Il Dna delle alghe monocellulari è arrivato immediatamente appena e’ arrivata l’acqua…con l’astronave aliena (non terrestre) delle comete. Ma le comete giravano in tutto il sistema solare e saranno cadute anche su Marte e Venere che hanno o avevano oceani d’acqua. Venere è troppo vicino al sole e ha una temperatura al suolo intorno ai 400 gradi…l’acqua evapora a 100. Ma Marte? Quando la terra era una “palla di neve” (chissà in quale orbita), Marte aveva oceani, un’atmosfera un’attività vulcanica….era un pianeta IDEALE per la vita. Se aveva oceani d’acqua, fiumi (di cui si trovano oggi i letti) vuol dire che aveva anche le nuvole e la pioggia…ed anche il Dna identico a quello degli animali e piante terrestri….ma l’ha avuto qualche miliardo di anni PRIMA di noi terrestri. Perché infatti mentre noi eravamo ibernati da 2 km di ghiacciai Marte aveva tutte le caratteristiche per avere una vita completa e variegata. Ma la sua massa è inferiore a quella terrestre e piano piano la sua atmosfera si è dispersa nello spazio. Rarefacendosi l’atmosfera l’acqua ha iniziato ad evaporare e a scomparire e con questo anche tutte le “eventuali” sue forme di vita. Quando è successo? Quando la Terra è uscita dall’ultima “palla di neve” circa 700/800 milioni di anni fa. Che coincidenza. Su Marte scompare gradatamente l’atmosfera è l’acqua e sulla Terra si sciolgono i km di ghiaccio che la ricopriva ed arrivano centinaia di forme di vita animale, quando per 3,5 miliardi di anni non esistevano se non delle alghe verdi…che improvvisamente si trasformano in …quelle cinque PHYLIA dell’articolo. Ma che fine ha fatto l’evoluzionismo Darwiniano? Gli imperterriti sostenitori han chiamato questo periodo “l’esplosione del periodo Cambriano”. Esplosione…perché in un periodo di tempo geologicamente …un ATTIMO…sono arrivate tutti e 5 i generi della vita attuale sulla terra. Ma certo (dicono) la vita è stata costretta per miliardi di anni che appena le condizioni l’hanno consentito…. è ESPLOSA. Una bella fiaba. Ma che creatività ha la “natura “ che se lasciata fare ….quante cose riesce ad inventarsi. Ma una sola domanda. Come mai in oltre 600 milioni di anni (gli ultimi) in cui le condizioni terrestri son diventate “ideali per la vita”, madre natura non sia stata capace di “inventarsi” altri PHYLIA se non quei 5 che sono “arrivati” nel periodo Cambriano ? Che mancanza di fantasia. La Vita si è limitata a “speciare”, a creare cioè specie nuove da dei PHYLIA vecchi ed “originali”. Ma se l’evoluzione lo applichiamo alle specie dovremmo applicarlo anche ai generi (PHYLIA) da cui derivano le specie. Ed invece no. Altro enigma. Come mai delle alghe monocellulari sono state capace di creare degli ANIMALI vertebrati (prima degli invertebrati) e non sono state in grado di creare UNA SOLA PIANTA. Tutti i componenti del genere vegetale sono arrivati 40 milioni di anni dopo…come mai? La risposta a questa domanda io l’avrei ma non la dico. Mi limito ai fatti. Le “Nostre” piante vivono grazie a due cose del pianeta terra…l’inclinazione del suo asse di 23 gradi che crea le stagioni (estate, inverno, ecc)…per cui il loro ciclo vitale rallenta d’inverno-autunno ed esplode nella primavera-estate. Seconda cosa fondamentale è la velocità di rotazione della terra….24 ore. Se fosse più veloce (non so 5 ore) o molto più lenta (30 giorni), avremmo dei periodi di oscurità tali che comprometterebbero le loro funzioni vitali. Tutti sappiamo che i raggi solari vengono dalle piante trasformati in energia con la clorofilla (efficientissimi pannelli solari). Inclinazione di 23 gradi e 24 ore di rotazione….guardiamo questi dati sul pianeta MARTE….IDENTICI. Gli astronomi li han chiamati “pianeti gemelli”. Che strana coincidenza ? Ma se la terra aveva un’altra orbita tanto da avere avuto almeno 3 cicli di “palla da neve” (e magari nei periodi intermedi continuava ad avere periodi di glaciazioni estese)…e 600 milioni di anni fa è uscita DEFINITIVAMENTE da quell’orbita e si è stabilizzata nell’orbita attuale…vuoi vedere che 600 milioni di anni fa l’inclinazione e la rotazione non erano quelle attuali? Altrimenti delle alghe si sarebbero evolute PRIMA in delle specie vegetali e POI in quelle animali. Invece le piante sono arrivate decine di milioni di anni dopo, quando il pianeta Terra si è “gemellato” col pianeta Marte. Lascio alla “fantasia” di ognuno rispondere ai quesiti suesposti. Faccio solo notare che adesso si stanno invertendo le cose. La popolazione sulla Terra sta aumentando a dismisura e sta guardando al pianeta “gemello” per emigrarci sopra. Ci vorrà molto tempo, decenni, secoli, millenni, ma la prima cosa che farà l’uomo (se non si autodistrugge prima) è trasformare Marte in un ambiente “ Terrestre”. Questa operazione l’ hanno chiamata “TERRAFORMING”…ripristinare l’ossigeno, ricreare un’atmosfera respirabile, acqua e piogge, ecc. Nelle migliori ipotesi ci vorrà MOLTO TEMPO, ma se si avranno interessi economici o di sopravvivenza…ci riusciremo.

Ps: In fondo siamo tutti marziani e sarà come ritornare a casa. 

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