PARAMECIO

IL “PARAMECIO” CHI ERA COSTUI ?

Il paramecio è un invertebrato che vive nelle acque stagnanti. È talmente piccolo che non è visibile a occhio nudo; lo si può osservare bene, però, al microscopio, anche soltanto a 100-200 ingrandimenti.

Il paramecio è un organismo formato di una sola cellula, è cioè unicellulare. Quest’unica cellula compie tutte le funzioni della vita animale si nutre, si riproduce, ha la sensibilità e si muove.

Capita talvolta di osservare al microscopio qualche paramecio che presenta una strozzatura a forma di 8: si tratta di un esemplare in fase di riproduzione. Tutta la cellula, nucleo compreso, si divide in due parti e nel giro di un’ora si originano due parameci. Questi si nutrono di batteri, ingrossano e dopo circa due ore danno origine a due altri organismi uguali. In tal modo il numero dei parameci dovrebbe aumentare all’inverosimile se nell’acqua non vi fossero altri animaletti che li divorano.

Quando l’acqua evapora, i parameci, per non morire si chiudono ognuno in una capsula sferica, detta cisti. Le cisti sono talmente leggere che vengono trasportate dal vento nei più svariati ambienti. Allorquando piove e ritorna l’umidità, il paramecio scioglie la capsula e riprende la sua vita normale.

Gli animali unicellulari si chiamano anche protozoi (parola greca che significa «primi animali»).

La Biologia ha sinora un atteggiamento “materialistico” credendo che qualsiasi cosa accada e succede è determinato dalla casualità o dall’adattamento “istintivo” all’ambiente circostante.

Esemplificativa è la spiegazione che ci hanno dato sulla nascita della VITA nella Terra. Ci hanno insegnato nei banchi di scuola che esisteva il cosiddetto “brodo primordiale” che con fulmini e ad un’atmosfera piena di ammoniaca, inaspettatamente sono nati gli aminoacidi, i componenti della vita. La teoria del “brodo primordiale” fu formulata nel 1924 dal biochimico russo Aleksandr Oparin. Nel 1953 Stanley Miller e dal suo docente Nobel Harold Hurey, riprodussero le condizioni ipotizzate da Oparin riuscendo ad ottenere degli aminoacidi, i mattoni delle proteine, e quindi dei componenti fondamentali della vita. Enorme successo perchè la teoria del brodo primordiale aveva avuto conferma. Lo scopritore (Miller, Assistente del docente) fece una carriera fulminante. Purtroppo molti ricercatori hanno provato a ripetere l’esperimento ma NESSUNO è più riuscito a riprodurre il famoso “brodo primordiale” in laboratorio. Prima di morire Miller confessò che…”non aveva pulito bene l’ampolla di vetro che aveva utilizzato per l’esperimento”… da questo si è capito come mai tutti gli altri non ci sono mai riusciti. Il brodo primordiale quindi è un FAKE storico, ma piace talmente che viene ancora citato nei libri di scuola. Il fatto è che la Biologia “materialistica” non riesce a spiegare molte cose attribuendo nessuna capacità di “volontà” esterna alla materia e quindi l’unica soluzione è ritenere che la CASUALITA’ e la reiterazione in infinite volte di varie reazioni, alla fine porterà ad un risultato positivo. Stessa tecnica l’ha utilizzata Darwin per giustificare l’evoluzione delle specie ed il loro adattamento ai cambiamenti degli ambienti in cui vivono. Per cui tutti gli animali sono composti da organi differenzaiati comandati da un cervello che elabora strategie per la sopravvivenza, per la riproduzione, per la ricerca del cibo, ecc.

Ma il PARAMECIO ? come si pone all’interno di questo quadro? “sembra” che vi siano cause ed effetti razionali e condivisibili ?

Il PARAMECIO è UNA sola cellula. PUNTO.

Non ha CERVELLO, non ha organi differenziati, eppure prende scelte ponderate perfettamente correlate all’ambiente che lo circonda. Si muove come fosse un pesciolino nell’acqua e va in cerca di cibo. Quando “decide” si riproduce copiando perfettamente l’intero organismo. Se l’acqua dove vive scompare, lui attua strategie vincenti, creando una membrana che lo protegge. Membrana talmente leggera da essere trasportato dal vento alla ricerca di altri ambienti adatti alla vita. Passa da pesce ad uccello…tutto PER CASO ?

C’è una logica ed una MENTE che controlla tutto questo….ma il Paramecio NON HA UN CERVELLO!!!

CHI controlla le scelte del paramecio e DOVE è posta questa mente razionale in un organismo che non ha un cervello ?

La biologia non risponde a questa domanda perchè le implicazioni farebbero riscrivere quasi tutto quello che ci hanno insegnato gli “esperti” sino ad oggi.

Come diceva il saggio: “Una volta eliminato l’impossibile ciò che rimane, per quanto improbabile, dev’essere la verità.”

Nel caso del Paramecio la mente NON E’ FISICA ma si trova su un’altro stato che le nostre religioni umane han chiamato col nome di “spirito”. Ultimamente alcuni fisici stanno dimostrando (utilizzando la meccanica quantistica) che ogni essere vivente ha due aspetti. Uno FISICO (quello che vediamo ed osserviamo con i nostri occhi) ed un’altro NON-FISICO che chiamiamo COSCIENZA. Tutte le forme di vita (paramecio compreso) ha una coscienza ed è AUTO-COSCIENTE. Anzi (ritornando al brodo primordiale) la conclusione di questi studi sostiene che la COSCIENZA viene PRIMA della MATERIA…e che addirittura è la COSCIENZA che CREA la MATERIA. Solo per questo che la vita è VIVA ed è irripetibile (nessun “esperto” è mai riuscito a creare una cellula VIVA partendo da componenti chimici…la VITA è altro). Sintantochè continuiamo a guardare solo uno dei due aspetti delle forme di vita (quella materiale) sfuggirà sempre la parte più importante che è la COSCIENZA e che TUTTE le forme di vita sono SENZIENTI.