INTERAMNA

GLI SCAVI ARCHEOLOGICI A “INTERAMNA LIRENAS”

Gli scavi suggeriscono che la città fu probabilmente visitata da Giulio Cesare.

Gli scavi in una città dell’Italia centrale hanno ribaltato la convinzione che fosse una “città isolata” durante l’ epoca romana , scoprendo invece che fu un centro fiorente fino al III secolo.

La ricerca, durata un decennio e pubblicata di recente su Roman Urbanism in Italy, riscrive la cronologia del crollo dell’antico impero.

Finora, in diversi siti della città di Interamna Lirenas, gli archeologi hanno scoperto diversi edifici e strutture antiche, tra cui un teatro coperto, un porto fluviale, mercati e magazzini, molti dei quali sembrano essere sopravvissuti e prosperati secoli più a lungo di quanto si pensasse in precedenza.

Le scoperte capovolgono le precedenti convinzioni secondo cui la città era un’antica roccaforte romana, ma in realtà era una città fiorente che si adattava alle sfide che incontrava da quasi un millennio.

Secondo gli scienziati, le dimensioni della città non raggiunsero l’apice tra la fine del II e l’inizio del I secolo a.C., come si pensava in precedenza, ma riuscirono a resistere al declino fino alla fine del III secolo d.C.

Affermano che ora ci sono “prove evidenti” della crescita sostenuta della città dalla metà del periodo repubblicano all’inizio del periodo imperiale, “senza veri segni di contrazione o declino fino alla seconda parte del III secolo d.C.”.

“Abbiamo trovato una città fiorente che si è adattata a ogni sfida che le è stata lanciata addosso per 900 anni”, ha affermato l’archeologo Alessandro Launaro dell’Università di Cambridge, aggiungendo che ci sono ampie implicazioni per le scoperte.

Una delle caratteristiche più sorprendenti della città, scoperte durante i recenti scavi archeologici, è stata la prova della sua “densa occupazione” in epoca romana.

Un’iscrizione rinvenuta durante gli scavi suggerisce inoltre che la città fu probabilmente visitata da Giulio Cesare nel 46 a.C.

Ora i ricercatori hanno la prova che l’area edificata della città era “piena di una vasta gamma” di edifici pubblici e privati.

Si dice che in città sia stato scoperto un antico teatro coperto, grande circa 45 m per 26 m, abbastanza grande da ospitare 1.500 visitatori.

Si scoprì che il teatro era in pieno utilizzo per tutta la durata della vita della città.

Gli studiosi hanno anche portato alla luce diversi edifici con cortile e una “proporzione molto più ampia” di unità abitative domestiche, il che, secondo loro, indica “una densità di popolazione più elevata e una popolazione complessiva ancora più numerosa”.

Prove recenti indicano che Interamna fungeva da collegamento diretto con i mercati vicini tramite il suo collegamento al fiume, con il suo porto che si stima abbia raggiunto il culmine delle sue attività tra il I secolo a.C. e il IV secolo d.C.