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7 Febbraio 2011 MISTERO
articolo e fotografie Giancarlo Pavat http://www.luoghimisteriosi.it
ALATRI E IL MISTERO DEL "CRISTO NEL LABIRINTO"
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labirinto di lucca
tempo di lettura previsto 2 min. circa

Quale filo misterioso lega la citta' di Alatri alla cattedrale di Chartres in Francia?

Alatri è una splendida cittadina della Ciociaria (provincia di Frosinone) abbarbicata sui rilievi della catena che prende il nome dagli antichi abitanti italici del territorio; gli Ernici.

La località, pur essendo famosa soprattutto per le incredibili mura in opera poligonale che la leggenda vuole erette o dai ciclopi, o dal dio Saturno o dal misterioso popolo dei Pelasgi, vanta ulteriori e numerose emergenze artistiche e monumentali sia di epoca romana che medievale.

Rientra proprio in quest'ultima categoria, l'opera d'arte di cui desidero parlare, che si presenta come un vero e proprio unicum; non essendo nota, al momento, alcuna rappresentazione simile in tutto il Mondo.

Si tratta di un affresco che raffigura un "Cristo in Gloria" al centro di un enorme labirinto di dodici cerchi concentrici neri ed altrettanti bianchi.

Tornò alla luce negli ultimi giorni del 1996, quando gli alatrensi Ennio Orgiti, Orestino Fanfarilli, all'epoca presidente della Pro Loco ed il presidente dell'APT Paride Quadrozzi, nel tentativo di individuare l'origine dei pestiferi vapori che ammorbavano gli ambienti del Chiostro di San Francesco, adiacente all'omonima chiesa duecentesca, si ritrovarono in una sorta di cunicolo. Dove con le torce elettriche illuminarono l'inconsueto apparato pittorico.

Se ne parlò per qualche tempo sulla stampa quotidiana ciociara ma poi, come spesso accade, tutto scivolò nell'oblio e del misterioso affresco non se ne seppe più nulla.

A rompere parzialmente questo muro del silenzio intervenne, nel 2002, Gianfranco Manchìa direttore del Civico Museo alatrense, con un articolo "Cristo nel labirinto: comunità giudeo-cristiana o presenza Templare?" pubblicato su "Antichità Alatrensi. - Quaderni del Museo Civico di Alatri. - Assessorato alla Cultura".

Ma le controverse ipotesi avanzate dallo studioso non riuscirono a gettare luce sugli enigmi che avvolgevano ed avvolgono l'affresco.

A QUALE EPOCA RISALE?

CHI L'HA REALIZZATO E PERCHE'?

SI TRATTA DI UN OPERA CRISTIANA ORTODOSSA OPPURE, COME SOSTENUTO DAL MANCHIA ABBIAMO DAVANTI LA TESTIMONIANZA DI UNA PRESENZA ERETICALE?

ED INFINE CHE COS'ERA L'AMBIENTE CHE OGGI CI APPARE COME UN CUNICOLO, O MEGLIO INTERCAPEDINE?

Quesiti che continuano a togliere il sonno ed a tormentare le menti dei ricercatori più sensibili, soprattutto alatrensi, ma non solo. Consci della sua unicità e del suo valore non soltanto artistico.

L'impenetrabilità di questo mistero ha fatto si, che alcuni, pur di non rischiare le proprie carriere, abbiano deciso deliberatamente di ignorare l'affresco. Come se non fosse mai esistito.

Ed invece esiste. Silente testimone dei sentimenti, dei pensieri, delle aspirazioni, delle speranze, della Conoscenza, della Fede, di qualcuno che ci ha preceduto. Lasciandoci un messaggio.

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TAG: Mistero, Musei