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29 Dicembre 2010 SCIENZA
Repubblica.it
Il segreto delle antiche pitture rupestri? Così brillanti perché "vive"
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Sono fra gli esempi più noti di antica pittura su roccia aborigena: la "Bradshaw art" - dal nome del loro scopritore, un naturalista dell'800 - conserva un'immediatezza unica e colori vivacissimi, anche se i disegni risalgono ad almeno 40mila anni fa. Il loro segreto? Un "pigmento vivo". Lo svela il professor Jack Pettigrew, dell'università del Queensland, in Australia. Che, dopo aver studiato questi esemplari di arte rupestre nella regione di Kimberley, è giunto alla conclusione che a donare la particolare brillantezza alle pitture aborigene siano batteri e funghi. Una sorta di "biofilm" di microrganismi pigmentati che nel corso di millenni si è sovrapposto e sostituito alla pittura originari, conservandola e rendendola unica

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