Il verme-calamaro (Teuthidodrilus samae) è stato scoperto nel 2007 grazie ad un robot subacqueo intento ad esplorare il mare di Celebes, tra le Filippine e l'Indonesia. Dall'analisi genetica è emerso che questo animale è un verme imparentato con quelli che comunemente vediamo nei nostri giardini, ma possiede caratteristiche del tutto differenti dai suoi parenti terrestri.
Il verme-calamaro infatti è un anellide, proprio come i vermi che troviamo nel nostro giardino. Raggiunge la lunghezza di quasi 10 centimetri, come i vermi a cui siamo abituati, ma possiede anche 25 o più coppie di pinne sui fianchi, utilizzate per nuotare, e 10 piccole e delicate appendici simili a tentacoli, lunghi quando l'intero corpo del verme.
Questo verme è completamente cieco, essendo privo di occhi. Come spiega Karen Osborn, una biologa marina dello Scripps Institution of Oceanography di La Jolla, California, l'animale usa le sue appendici sulla testa per sentire gli odori e tastare qualunque cosa sia alla portata dei suoi tentacoli. Questi organi infatti sono sia olfattivi che tattili.
La conferma della scoperta di questa nuova creatura estende il dibattito su quante specie animali e vegetali ancora sconosciute possano essere disseminate sui fondali dei nostri oceani. "Sappiamo molte più cose sulla Luna che sui nostri oceani" afferma Fredrik Pleijel, dell'Università di Gothenburg.
Gli animali più problematici sono quelli che nuotano liberamente in profondità, come questo verme. Questi esseri viventi sono difficili da catturare senza causar loro danni, o correre rischi eccessivi durante l'immersione. Per raccogliere i vermi-calamaro, quindi, i ricercatori hanno dovuto utilizzare un apparecchio che aspira gentilmente gli animali in un contenitore, ed un robot per effettuare la raccolta.
La spedizione che ha portato alla scoperta del verme si è spinta a profondità comprese tra i 2000 e i 3000 metri sotto la superficie, ha scattato fotografie degli esemplari catturati, e li ha riportati in superficie, conservati in una soluzione di formaldeide.
L'analisi del verme ha portato a pensare che questo animale si nutra di quella che viene definita "neve marina", detriti che precipitano dagli strati superiori del fondale, spesso composti da plankton, materiale fecale, animali morti e grumi di muco.
Il verme pare essere inoltre l'anello mancante tra i vermi che vivono a profondità estreme e quelli che preferiscono fondali più bassi. Fino ad ora, è l'unico verme di questo genere mai scoperto; ma i ricercatori confidano nel fatto di poter trovare altri esemplari in tempi brevi, come probabilmente è già accaduto quando in India, nel 2004, venne avvistato un verme che somigliava parecchio al Teuthidodrilus samae.
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