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15 Novembre 2001 ARCHEOLOGIA
The New York Times
Un gruppo di ricerca è pronto a pubblicare la raccolta completa dei Rotoli del Mar Morto
tempo di lettura previsto 5 min. circa

Cinquantaquattro anni dopo la scoperta del primo dei Rotoli del Mar Morto, evento sensazionale nell´archeologia del ventesimo secolo, tutti i testi antichi sono prossimi ad essere finalmente pubblicati.

L´annuncio del completamento virtuale del progetto di pubblicazione –che include qualcosa come 900 rotoli e commentari in 38 volumi, 2 dei quali si trovano nella fase finale della preparazione - è stato fatto oggi dalla Biblioteca Pubblica di New York, dal dr. Emanuel Tov, professore all´Università Ebraica di Gerusalemme, editore capo del progetto dal 1990.

I rotoli, alcuni risalenti al 250 a.C., altri più recenti al 70 d.C., sono stati trovati tra il 1947 ed il 1956 nelle grotte di Qumran, a nove miglia a sud di Gerico, sulla spiaggia occidentale del Mar Nero, in quel che è ora chiamato il Banco Occidentale. Essi hanno rivelato abbastanza elementi, da scuotere le fondamenta del Giudaismo e del Cristianesimo, come una volta non credeva possibile.

Uno dei rotoli, contenente una canzone ebrea di Ringraziamento, è stata dedicata alla Città di New York come tributo alla sua capacità di recupero dopo l´attacco terroristico dell´11 settembre. Esso si rivolge agli "amici prediletti" per

Gioire ancora con gioia imperitura

[in]cessantemente, rendere grazie nell´assemblea della comunità.

Benedetto colui che

Meravigliosamente compie imprese maestose, e fa conoscere la forza della sua mano.

Gli studiosi considerano i rotoli un tesoro della storia e della religione ebree. Offrono uno sguardo su quello che la Bibbia Ebrea doveva sembrare più di 2000 anni or sono e riflettono le credenze degli ebrei durante il periodo turbolento che pose le basi per il giudaismo rabbinico.

Anche se non vi è menzione di Gesù o di Giovanni Battista, e niente che ricordi il movimento religioso descritto nel Nuovo Testamento, gli studiosi affermano che i rotoli hanno offerto loro una più ricca comprensione del mondo Ebraico durante la vita di Gesù. "I rotoli hanno un valore superiore a quel che si credeva fino a 50 anni or sono" ha riferito il dottor Tov. "Ci hanno offerto un´inedita letteratura dell´antico Israele."

Il completamento, che è stato annunciato oggi, sembrava lontanissimo da raggiungere non più di un decennio fa. A quel tempo, i rotoli erano sotto il controllo di soli 10 studiosi che non avevano, almeno apparentemente, alcuna fretta di condividerli con altri. Solo dopo un´insurrezione del mondo accademico, che impiegava edizioni ricavate abusivamente di alcuni testi, ed un archivio di fotografie dei Rotoli, si è riusciti a rompere il cosiddetto monopolio. Una nuova, più ampia comunità di circa 100 studiosi internazionali, supervisionata dall´Autorità per le Antichità Israeliane, si è presa carico dei rotoli nel 1991, impegnandosi ad accelerare la pubblicazione. Nel corso dei quattro decenni gestiti dal precedente editore, solo otto volumi dei testi erano stati pubblicati. Nei suoi 10 anni, il gruppo guidato dal Dr. Tov, ha realizzato 28 volumi, non contando i due che si trovano ancora nella fase finale di preparazione. I libri sono stati pubblicati dalla Oxford University press, sotto il titolo generale di "Scoperte nel Deserto Giudaico".

Questa settimana, sollevato e visibilmente soddisfatto, il dr. Tov, ha riferito "La mia missione era rendere i rotoli di pubblico dominio. Ora questo è pressoché compiuto, e i rotoli del deserto Giudaico sono stati presentati al mondo accademico nella forma dell´edizione critica."

In un´intervista, il Dr. Tov ed altri associati al progetto, hanno riferito che niente nei rotoli potrà scuotere le fondazioni delle principali dottrine religiose. Un tale contraccolpo era, una volta, ritenuto possibile, e provocava grande preoccupazione tra alcuni leader religiosi. Aumentavano pertanto i sospetti che gli editori originali stessero boicottando la pubblicazione dei documenti, per paura che avrebbero posto il Giudaismo o il primo Cristianesimo sotto una cattiva luce.

I rotoli furono scritti originalmente in Ebreo ed Aramaico, Circa 200 di essi contengono il primo materiale biblico originale, anche se non è stato scoperto alcun nuovo libro della Bibbia Ebrea. Altri contengono preghiere, rituali e regole di comportamento per un´austera ed insulare setta ebrea, probabilmente gli Esseni, che vivevano a Qumran durante la maggior parte di quel tempo.

Il Dr.James C. VanderKam, professore di scritture ebree all´università di NotreDame e editore sostenitore del progetto dei rotoli, ha riferito che la teoria prevalente vuole che molti dei testi siano stati scritti e copiati dai monaci Esseni a Qumran, ma altri furono probabilmente scritti altrove, e portati là quando nuovi membri si univano alla setta.

Il dottor VanderKam ed altri editori hanno riferito di dubitare dell´attendibilità di una visione minoritaria, secondo la quale i rotoli provenivano da una biblioteca di Gerusalemme, e furono nascoste in seguito nelle grotte per sicurezza. Se fosse questo il caso, ha detto, i rotoli rifletterebbero una varietà di punti di vista, e non essenzialmente le idee e le pratiche Essene.

Il Dottor Tov ha in programma di offrire un rapporto più dettagliato della pubblicazione dei rotoli ad una conferenza della Società di Letteratura Biblica che si terrà a Denver. Un volume introduttivo sarà pubblicato all´inizio dell´anno prossimo, con una storia del progetto ed una lista di tutti i testi contenuti nei vari volumi. Chiestogli come ha in mente di completare la pubblicazione in un solo decennio, il Dr. Tov ha fatto menzione di un nuovo supporto finanziario, che permetterà di allargare il gruppo di ricerca a 98 membri, inclusi, per la prima volta, altri studiosi ebrei.

Le nuove tecnologie, specialmente la fotografia digitale e l´immagine multispettro, hanno reso gli esperti in grado di vedere parole e lettere che non erano precedentemente visibili. Altri ritrovamenti archeologici hanno rivelato nuovi elementi relativi alla vita comunitaria della setta di Qumran, anche se le esplorazioni nel corso delle ultime due estati hanno fallito nel tentativo di trovare nelle grotte ancora nuovi rotoli.

Il Dr. Tov ricorda con i giornalisti il "misto di eccitazione e disperazione del lavoro di decifrazione e pubblicazione dei Rotoli del Mar Morto."

"E´ una continua lotta contro problemi, quali l´identificazione dei frammenti, la loro sequenza, il numero dei manoscritti di una composizione data, e le relazioni tra loro" ha riferito. "Poi, tutto d´un tratto, arriva in un flash l´illuminazione che ti rende capace di dare un significato al passo su cui hai lavorato per anni. Questo è un momento di immensa soddisfazione."

TAG: Bibbia