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3 Ottobre 2001 ARCHEOLOGIA
Gary Byers Bible Archaeology
Gerico: Le mura crollarono per davvero!
tempo di lettura previsto 2 min. circa

Nella primavera del 1997, due archeologi italiani condussero uno scavo nell´antico sito di Gerico. Lorenzo Nigro e Nicolo Marchetti, lavorando sotto l´auspicio del nuovo Dipartimento Palestinese di Archeologia, scavarono per un mese sulle estremità delle fiancate ovest e sud del Kathleen Kenyon. I loro scavi furono la prima spedizione straniera nelle aree controllate dai palestinesi del Banco Ovest dall´inizio dell´auto-governo, nel 1994.

Al termine dei loro scavi, Nigro e Marchetti annunciarono di non aver trovato prove per una distruzione dal tempo di Giosuè. Quest´annuncio lascia intuire che i loro scavi furono condotti per confutare il racconto biblico della cattura della città di Gerico da parte di Giosuè. E´ però possibile che le autorità Palestinesi abbiano sostenuto questi scavi con l´espresso proposito di demolire qualsiasi collegamento dei Giudei al sito?

Sulla base delle loro prove, il dottor Bryant Wood, Direttore dell´Associazione per le Ricerche Bibliche, e uno dei maggiori esperti sull´archeologia di Gerico, ha recentemente risposto: "Importa poco quello che gli archeologi italiani hanno trovato nel loro scavo di un mese. La prova è già qui. Tre maggiori spedizioni al sito nel corso dei passati 90 anni hanno portato alla luce abbondanti evidenze per supportare il racconto Biblico" ha riferito. Come Wood ha inteso puntualizzare, John Garstang (1930-1936) e Kathleen Kenyon (1952-1958) scavarono entrambe a Gerico per sei stagioni ed uno scavo tedesco diretto da Ernst Sellin e Carl Watzinger fu impegnato al sito per tre. Tutti trovarono prove abbondanti della distruzione della città a causa di un incendio, in uno strato correlato alla data Biblica del 1400 a.C.

Nel settembre 1997, il Dr. Wood ha visitato Gerico ed esaminato direttamente i risultati dello scavo italiano. Incredibilmente, ha scoperto che gli italiani avevano trovato il muro di rivestimento di pietra, alla base del racconto, e parte del muro di mattoni di fango sulla cima ancora intatto. Sul retro dello scavo italiano, alla base esterna del muro di rivestimento, Wood ha notato chiare tracce del crollo delle mura. Gli italiani avevano ritrovato le stesse prove evidenziate dai primi scavi, e adesso il racconto biblico aveva pieno riscontro!

"Lo scavo italiano in realtà ha scoperto la maggior parte delle prove critiche relative al racconto Biblica" ha riferito Wood. "Tutte le prove dagli scavi precedenti sono scomparse nel corso del tempo; abbiamo solo registrazioni, disegni e foto. Ma gli Italiani hanno scoperto una sezione completamente nuova del muro che noi non credevamo esistesse ancora. Mi sono fatto fotografare in piedi accanto al muro dove le tracce del crollo erano appena state dissotterrate!"

Sfortunatamente, gli archeologi italiani, le autorità palestinesi, l´Associated Press e la maggior parte del mondo, non ha compreso niente di tutto questo. E´ triste commentare lo stato dell´archeologia in Terra Santa, quando il proposito di uno scavo su un sito biblico è quello di screditare il racconto della Bibbia e di eliminare qualsiasi connessione con la storia giudea.