Dei ricercatori del CNRS hanno scoperto dei fossili di antropoidi vecchi di 38 o 39 milioni di anni in Libia. Questi fossili appartengono a 3 diversi gruppi, di cui uno sarebbe quello dei nostri antenati più lontani.

La scoperta in Libia di diverse specie di primati antropoidi che daterebbero dai 38 ai 39 milioni di anni sembra indicare che i più antichi antenati dell'uomo siano originari dell'Asia.

Questi ominidi sono nati e si sono evoluti in Africa a partire da un gruppo di scimmie, gli antropoidi. Finora sapevamo poco della loro storia e dell'evoluzione del loro lignaggio che darà la nascita al primo ominide Tumai, circa 7 milioni di anni fa.

I ritrovamenti scoperti da una squadra franco-libica alla quale hanno partecipato dei ricercatori dell'Istituto di Paleoprimatologia ( CNRS; Università di Poitiers) portano elementi che permettono di capire meglio la storia delle nostre origini.

Questi fossili sono 22 minuscoli denti che appartengono a 3 gruppi distinti, di cui uno sarebbe appartenuto ai nostri antenati. Sono stati estratti in un sito nel deserto Dur de At-Talah, nel centro della Libia. Rappresentano le più antiche tracce di antropoidi in Africa.

Per i paleontologi che pubblicano le loro scoperte nella rivista Nature, questo rinforzerebbe l'ipotesi di una migrazione verso l'Africa di primati venuti dall'Asia dove sono stati scoperti fossili simili, in particolare in Birmania.

Ora rimane da determinare quando e in quale scenario ha avuto luogo questa migrazione. Un unico antenato avrà fatto il viaggio fino in Africa? Oppure sarà stato un gruppo già diversificato di antropoidi che ha colonizzato il continente?

Gli autori suggeriscono che saranno necessarie nuove esplorazioni negli strati di terreno che contengono fossili vecchi dai 40 ai 50 milioni di anni sia in Africa che in Asia, per capire meglio questo periodo importante ma misconosciuto della storia evolutiva dei primati.