Una nuova analisi del DNA ha scoperto le prime valide prove genetiche secondo cui i "moderni" esseri umani (gli Homo sapiens) si incrociarono con i Neandertal, misteriosamente estintisi circa 28000 anni fa.
In più, l'accoppiamento tra le due specie apparentemente ebbe luogo nel Medio Oriente - e non in Europa come precedentemente ritenuto - poco dopo che gli esseri umani lasciarono l'Africa.
"Ora possiamo dire che, con ogni probabilità, vi fu un flusso di geni dai Neandertal agli uomini moderni", dice un autore dello studio, Ed Green dell'Università della California a Santa Cruz.
Una ricostruzione di femmina di Neandertal (Joe McNally, National Geographic)
Non si tratta di una sorpresa per antropologo Erik Trinkhaus, le cui affermazioni sull'ibridazione tra Sapiens e Neandertal - che contraddicevano gli studi del DNA eseguiti fino ad allora - sembrano dunque essere confermate dalla nuova ricerca in pubblicazione su Science.
"Hanno finalmente visto la luce... perché è stato evidente per molti di noi che ciò accadde", ha detto Trinkaus, della Washington University di St. Louis nel Missouri.
Trinkhaus ha aggiunto che la maggior parte degli esseri umani viventi probabilmente ha una composizione genetica derivata dai Neandertal molto maggiore di quanto non dica il nuovo studio: "Dall'1 al 4 % è veramente minimo, " sostiene lui. "Ma è il 10 %? 20 %? Non ne ho idea".
Le tre ossa usate per il sequenziamento del DNA e provenienti dalla grotta di Vindija in Croazia (Science)
Gli scienziati hanno confrontato il genoma di cinque esseri umani viventi - originari di Cina, Francia, Papua Nuova Guinea, Sud Africa e Africa occidentale - con quel che ne sappiamo sul genoma dei Neandertal (il sequenziamento di questo è frutto di un lavoro durato quattro anni e condotto dal Max Planck Institute e da altre università).
I risultati hanno dimostrato che il DNA dei Neandertal è identico al 99, 7 % a quello degli uomini moderni, rispetto, per esempio, al 98, 8 % che condividiamo con gli scimpanzé.
Inoltre, lo studio dice che tutti i gruppi etnici moderni, a parte quelli africani, portano tracce di DNA di Neandertal nel loro genoma. In un primo momento ciò ha reso perplessi gli scienziati: sebbene non ci siano fossili che provino la coesistenza di Neandertal e uomini moderni Africa, si pensa che entrambe le specie siano sorte su quel continente.
Tra l'altro, stando all'attuale documentazione archeologica, i Neandertal non vissero mai in Cina o in Papua Nuova Guinea, nella regione del Pacifico della Melanesia.
"Ma il fatto è che cinesi e melanesiani sono in stretta relazione con i Neanderthal" in quanto europei, dice un altro autore dello studio, David Reich, genetista al Broad Institute del MIT e a Harvard.
Come ha fatto dunque l'uomo moderno col DNA di Neandertal a finire in Asia e in Melanesia?
I Neandertal, dice lo studio, probabilmente si mescolarono con i primi Homo sapiens subito dopo la loro partenza dall'Africa, ma prima che si dividessero in diversi gruppi etnici e si diffondessero in tutto il mondo.
La prima occasione per incrociarsi probabilmente avvenne circa 60000 anni fa nel Medio Oriente, dove le testimonianze archeologiche mostrano che le due specie si sovrapposero per un certo tempo.
E non ci sarebbe stato bisogno di molti accoppiamenti per avere un effetto, dice Reich. Potrebbero esser stati sufficienti sia pochi che migliaia di "incontri" tra le due specie.
Diffusione dei Neandertal (Science)
Il nuovo studio non è il solo a trovare indizi di un incrocio tra Homo sapiens e Homo neanderthalensis.
Il genetista Jeffrey Long è co-autore di un nuovo studio, non ancora pubblicato, che mostra le prove d'ibridazione tra i primi uomini moderni e le specie "umane arcaiche" - non sono chiare quali - grazie alle analisi dei genomi di centinaia di esseri umani (ma non dei Neandertal).
Anche secondo questo lavoro l'incrocio si sarebbe verificato quando la nostra specie lasciò l'Africa.
"Nel momento in cui cominciammo il progetto, non avrei mai immaginato che ne avrei mai visto una conferma empirica", ha dichiarato Long. "Quindi sono abbastanza felice di vederlo."
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