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26 Aprile 2010 ARCHEOLOGIA
è la fine di un simbolo. di: Antonio Rispoli La redazione di La Porta del Tempo
NON SI PRODURRANNO PIU' I FLOPPY DISCK
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Oggi sono praticamente sconosciuti, inadeguati alle massicce quantità di dati che ci si scambia col computer, ma negli anni '80 e '90 erano indispensabili. Mi riferisco ai floppy disk, quei quadrati che riuscivano a contenere prima 80 Kb, nella dimensione da 8 pollici (usati molto raramente, i lettori erano scomodi); poi 720 Kb nella versione da 5 pollici e un quarto, con cui si ebbe una prima diffusione; ed infine nella versione da 3 pollici e mezzo, capaci di contenere ben 1, 44 Mb di memoria. All'epoca, era una capacità di memoria notevole: poteva contenere centinaia di pagine di Word o una decina di foto ed anche di più. Per i computer dell'epoca, erano più che sufficienti.

Ma la tecnologia corre, e a poco a poco si sono sviluppati gli scambi di interi filmati, prima brevi, poi sempre più lunghi. E così si è andati a creare memorie asportabili più potenti, con le prese USB e le chiavette asportabili o gli hard disk esterni, che ormai sono arrivati a contenere 1000 gigabyte, cioè il contenuto di un milione di floppy disk. E così la Sony ha deciso di chiudere a partire dal marzo del 2011 con la produziuone di questo supporto, che ha fatto la storia del PC, ma che ormai è archeologia. Al punto che tra i PC venduti nel 2007 solo 3 su 100 avevano un floppy disk.