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14 Gennaio 2010 ARCHEOLOGIA
La redazione di La Porta del Tempo
L'UOMO PREISTORICO ERA ALLA CONTINUA RICERCA DI ALCOOL
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La scoperta o l'incontro tra l'uomo e l'alcool ricavato dai frutti fermentati, probabilmente avvenne per caso. Da quel momento la storia sociale, in qualche modo, cambiò.

Un approvvigionamento sicuro di alcool sembra essere stata una tra le principali preoccupazioni della comunità umana. Almeno 9000 anni fa, gli abitanti del villaggio neolitico di Jiahu, in Cina, producevano una birra simile all'idromele, con un contenuto di alcool pari al 10%. Queste scoperte sono frutto di alcuni scavi nella valle del Fiume Giallo, in Cina e dell'analisi di alcuni cocci d'argilla che sono emersi dagli scavi.

Sembra che gli uomini preistorici, in Cina, avessero l'abitudine di mescolare frutta e miele per ottenere una bevanda inebriante. Tra gli altri componenti della bevanda pare ci fosse anche del riso selvatico. I grumi del riso venivano impastati con la saliva per ottenere lo scioglimento degli amidi del cereale che si sarebbero, così, trasformati in zucchero di malto. Poi gli uomini avrebbero sputato il riso masticato nella loro birra.

Bucce e schiuma di lievito, dunque, galleggiavano sulla parte superiore del liquido che doveva essere, pertanto, bevuto attraverso delle lunghe cannucce. Tuttora l'alcool è consumato in questo modo in alcune delle regioni cinesi.

Zucchero ad alto consumo di energia ed alcool è la miscela ideale per sopravvivere in ambiente ostile. La tecnica per ricavare l'alcool si diffuse rapidamente in diverse parti del mondo, durante il periodo neolitico. E' probabile che i primi agricoltori arricchissero la loro dieta con una bevanda composta di vino di frutta ed idromele, molto nutriente. Presso il sito archeologico di Hajji Firuz Tepe, sui Monti Zagros, in Iran, sono stati scoperti scaffali di vino preistorico, conservato in caraffe ermetiche. Gli abitanti del villaggio usano tuttora temperare il loro alcool con resina ricavata da alberi di pistacchio, un ingrediente che si pensa abbia proprietà curative per le infezioni e fu utilizzato come un antibiotico.

Nello stesso periodo i Sumeri veneravano la dea della fertilità Nin-Harra che consideravano l'inventrice della birra. L'ingrediente principale della birra fabbricata dai Sumeri era il farro.