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14 Gennaio 2010 ARCHEOLOGIA
La redazione di La Porta del Tempo
Opere rubate o patacche l'imbroglio arriva dal web
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Patacche in forma di litografia o di dipinti a olio con la firma falsa di Giorgio De Chirico, Franco Angeli, Mario Schifano. Mobili antichi che di vero hanno solo, vagamente lo stile. Ma anche vere monete romane. E originali vasi classici frutto di scavi clandestini o di ruberie in abitazioni. C'è un bottino di falsi e di furti in Rete. "La fregatura è più facile online - spiega il colonnello Raffaele Mancino - perché gli acquirenti comprano senza vedere l'originale, si fidano incautamente della foto". E con il pacchetto a casa arriva anche il "pacco".

Sono ben 28000 i sequestri in Internet effettuati dal Nucleo tutela patrimonio artistico nel corso del 2009, soprattutto falsi di arte contemporanea ma anche pezzi originali di archeologia smerciati soprattutto attraverso Ebay e altri siti di compravendita. Nel corso del bilancio dell'anno passato, i carabinieri esperti d'arte - un Nucleo famoso e invidiato in tutto il mondo, tanto che ieri il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro ha rivelato che è in piedi il progetto di fare del lavoro del generale Nistri e dei suoi uomini una fiction tv - hanno puntato il dito tra l'altro sul costante aumento delle vendite illegali in Internet.

E nella rete tesa dall'Arma sono caduti anche siti blasonati come quello della casa d'aste Christiès di New York. Stava per essere battuto un affresco strappato e rubato a Pompei (di notevole qualità) e un cratere a colonnette. Base d'asta, 500mila euro circa. Ma i carabinieri hanno scoperto la provenienza illegale dei due pezzi e, dopo lunghe trattative, ieri hanno potuto mostrare, nella loro sede romana di pizza San Francesco a Ripa, i due pezzi recuperati, esposti insieme con 137 altri reperti archeologici, parte di circa 600 opere sequestrate a una coppia di restauratori e trafficanti elvetico-libanesi.

Il rapporto annuale del Nucleo tutela segnala che nel 2009 sono state sequestrate opere artistiche contraffatte per un valore complessivo di circa 34 milioni di euro, il 3, 6% in meno rispetto all'anno precedente. Il numero dei sequestri è calato drasticamente, passando dai 2.328 del 2008 ai 1.483 del 2009 (-36%). I militari, ha spiegato il generale Nistri, hanno perciò ridotto il numero delle operazioni concentrando l'attività su quelle di maggior importanza. Il risultato è stato che il valore medio delle opere sequestrate è stato molto più alto. Allo stesso tempo, è aumentato drasticamente il numero delle persone denunciate, che nel 2009 sono state 299, contro le 57 del 2008.