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1 Giugno 2007 PALEONTOLOGIA
galileonet.it
Orango primo bipede
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Dall'osservazione della capacità degli orango selvatici di camminare con due zampe sui rami degli alberi alla ricerca di cibo nasce un'ipotesi a dir poco rivoluzionaria. La presentano Susannah Thorpe e Roger Holder dell'Università di Birmingham e Robin Crompton dell'Università di Liverpool sulle pagine di Science e suona così: la postura eretta e la camminata su due zampe non sarebbe apparsa da 4 a 8 milioni di anni fa con la discesa dagli alberi dei progenitori di scimpanzé e gorilla ma molto prima, da 17 a 24 milioni di anni fa.

I primi bipedi secondo i ricercatori inglesi sarebbero stati appunto gli orango. In particolare una popolazione di mangiatori di frutta, obbligati per sfamarsi a reggersi in equilibrio da un ramo all'altro, a volte molto fragili. Le osservazioni, fatte da Thorpe nella foresta pluviale di Sumatra, dimostrano infatti la capacità di queste scimmie di passare da quattro a due zampe quando i rami non sono sufficientemente robusti. "Dal momento che si tratta degli unici superstiti della nicchia delle grandi scimmie che si nutrivano di frutti arborei, gli orango rappresentano un modello fondamentale per poter studiare l'evoluzione dell'uso degli arti", ha spiegato Crompton.

Secondo i ricercatori, cinque milioni di anni fa, a seguito del ritiro della foresta pluviale causato dai cambiamenti climatici, gli orango furono obbligati a passare più tempo a terra. Così divennero, nella linea evoluzionistica, i progenitori della camminata umana.

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