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26 Luglio 2009 ARCHEOLOGIA
ANSAmed
SCOPERTO A LARGO CADICE ANTICO PORTO TRAFALGAR
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E' a 50 metri sotto la superficie marina ed e' in parte sepolto sotto quella terrestre, a 15 metri di profondita', l'antico porto di Trafalgar, localizzato sulla costa di Cadice dall'archeologo spagnolo Joaquim Casellas. ''Si tratta di uno dei maggiori ritrovamenti archeologici fatti finora in Spagna'', assicura il ricercatore iberico, lo stesso che ha scoperto in passato con Zahi Hawass alcune delle nuove sale nelle piramidi di Cheope a Giza. E che, anche nelle ricerche in Andalusia, ha impiegato il metodo di rilevamento basato su segnali radar rilevati per via aerea. I resti del porto di Trafalgar individuati assieme a numerosi reperti archeologici - nell'area dell'omonimo capo di fronte a cui si combatte' nel 1805 la storica battaglia navale in cui si infranse il sogno di Napoleone di assoggettare l'Inghilterra - sono precedenti all'epoca romana, secondo quanto spiegato dallo stesso Casellas ai media, e potrebbero risalire all'epoca dei Fenici e a quelle successive. Il giacimento ha ''un'estensione di 15 km per 3 di larghezza - secondo l'archeologo - con la parte sommersa a 50 metri di profondita' e quella terrestre a 15 metri sotto la superficie''. Grazie ai rilevamenti radar, Castellas e' in grado di affermare che ''il porto e' circondato da una muraglia di 30 metri di altezza'', con ''uno schema architettonico geometrico di grandi dimensioni e un disegno simile a quello riscontrato nelle rovine di Ampurias'', la citta' greco-romana della regione catalana dell'Alto Ampurdan, a Gerona. In ogni caso, secondo il ricercatore, sul porto sarebbero state innalzate varie edificazioni in epoche successive. Dato che le immersioni nella zona sono vietate, trattandosi di un'area protetta da vincoli naturali e paesaggistici, per i suoi rilevamenti Castellas ha impiegato un radar, montato su mezzi aerei, capace di captare indizi di urbanizzazioni a 400 metri di profondita', e ''progettato per passare al setaccio grandi estensioni''. Il risultato delle riprese aeree sono stati sovrapposti alle Google map della costa gaditana esistenti: ''Evidenziano - spiega l'archeologo - che l'antico porto e' di colore rosso, nell'area in cui gli storici individuavano il porto di Trafalgar, che si differenzia ed e' indipendente dall'ambiente circostante, di colore verde e affollata da resti di relitti e reperti archologici''. Il metodo impiegato, secondo Castellas, ''consente di avere una prospettiva molto piu' ampia e dettagliata e di localizzare rapidamente giacimenti di grande valore archeologico, abbattendo i costi delle spedizioni, che sono la parte piu' complicata e cara delle ricerche''. L'interesse in Spagna per l'archeologia marina e' stato risvegliato negli ultimi anni anche dal ritrovamento nel 2007 del 'tesoro dei mari', dobloni d'oro e d'argento per mezzo miliardo di dollari, da parte dell'impresa di cacciatesori nordamericana Odyssey. Ma, nel caso dell'antico porto di Trafalgar, osserva Castellas, non si tratta di recuperare vecchi relitti o forzieri sommersi. ''Per portare alla luce alcuni dei tesori delle antiche civilta' - spiega - sono necessari investimenti possibili solo se esiste un reale interesse politico nell'archeologia''.