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29 Aprile 2009 ARCHEOLOGIA
La redazione di La Porta del Tempo
SFREGIATE CON BOMBOLETTE SPRAY DELLE PITTURE RUPESTRI DI 10.000 ANNI IN TUNISIA
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Alla metà del mese di aprile, in una zona del Sahara libico sulla frontiera algerina nota come Tadrart Acacus, sette pitture rupestri del neolitico, risalenti ad un periodo compreso tra il 3000 e 10.000 anni fa, sono state sfregiate con spray di lattine di vernice. Le grotte sono state dichiarate patrimonio mondiale più di venti anni fa. Il reato è stato commesso da un ex-guida turistica, un cittadino tunisino la cui identità non è stata rivelata in quanto egli è stato arrestato dalla polizia locale il 24 aprile. L'unico ad avere notizie trapelate da Tripoli del Dipartimento di Archeologia è che l'uomo è di origine libica ed era stato recentemente licenziato dal governo italiano agenzia turistica 'Dar Sahara', che è stata presente nella zona da molti anni, al servizio degli interessi di gli amanti del deserto e gli appassionati di pittura-grotta. ''Il rosso, bianco e nero graffiti scritta in vernice spray consiste in un INSULTO indirizzato al governo libico e contro gli italiani'', dice Juma ANAG, il capo del Dipartimento di Archeologia. Una missione di servizio, insieme con i colleghi di italo-libico Missione Archeologica di Roma "La Sapienza", sotto il professor Savino di Lernia, si recherà in visita il sito nei prossimi giorni per valutare l'entità del danno. Secondo Al Seif Al Islam Gheddafi, appassionato archeologo e presidente della fondazione che porta il nome di suo padre, alla costituzione di una commissione speciale di archeologi, esperti di sicurezza e di polizia di frontiera turistico è già in mano, con l'obiettivo di offrire archeologici del paese siti, in particolare quelle nel remoto deserto, un efficiente sistema di protezione il più presto possibile. ''I dipinti - e graffiti - sono infatti facilmente accessibile a tutti coloro che forniscono un semplice passaggio del deserto'', arriva la denuncia del capo della missione archeologica italiana a Acacus, Savino di Lernia, che si è sulla sito in Libia per valutare l'impegno finanziario e scientifici coinvolti nella pulizia delle pitture.