La scomparsa dei Neanderthal è frequentemente attribuita alla competizione con i moderni umani, la cui superiore intelligenza si credeva determinante per fare di loro dei migliori cacciatori. Un nuovo studio che apparirà nel prossimo numero della rivista Current Anthropology sostiene che le pratiche di caccia dei Neanderthal e dei primi umani moderni fossero piuttosto indistinguibili, una conclusione che ha portato a differenti spiegazioni, sempre sulla base dei dati archeologici, per spiegare la scomparsa dei Neanderthal. Questo studio ha importanti implicazioni per il dibattito relativo all´evoluzione del comportamento e le pratiche che permisero ai moderni umani di sopravanzare altre specie strettamente imparentate.

"Ogni popolazione era ugualmente e indipendentemente in grado di acquisire e sfruttare informazioni critiche relativi alla disponibilità e al comportamento animale" scrivono gli antropologi dell´Università del Connecticut, dell´Università di Haifa, dell´Università Ebraica e della Harvard University.

I ricercatori hanno usato nuovi dati archeologi dai rifugi di roccia del Medio e Alto Paleolitico nella Repubblica Georgiana datati da 60, 000 a 20, 000 anni or sono, per confutare alcuni modelli precedenti di comportamento e di differenze cognitive tra i Neanderthal e moderni umani. I ricercatori suggeriscono quindi che gli sviluppi in campo sociale, l´uso sistematico di risorse distanti e una più estensiva divisione del lavoro, potrebbero essere i migliori elementi per valutare la ragione della scomparsa dei Neanderthal, rispetto alle pratiche di caccia.

"Stabilire un più ampio sistema sociale permise il rimpiazzo dei Neanderthal nel Caucaso" scrivono gli autori. "Il nostro studio indica inoltre che questo processo di sostituzione da parte dei moderni umani si spinse oltre la tradizionale barriera biogeografia [della] mobilità dei Neanderthal rappresentata dalle Montagne del Caucaso."