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31 Agosto 2005 PALEONTOLOGIA
BBC News online
I PRIMI FOSSILI DI SCIMPANZÈ
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I soli fossili di scimpanzé noti alla scienza sono stati dissotterrati in Kenia, riporta la rivista Nature.

I tre denti di scimpanzé di 545, 000 anni di età sono stati scavati a Trugen Hills e probabilmente appartenevano allo stesso individuo.

Una gran quantità di fossili appartenuti ai primi antenati umani, o ominidi, è stata trovata in siti di scavo attorno al mondo.

Ma fino ad ora, gli scienziati non avevano identificato un singolo fossile appartenente al parente più prossimo del genere umano.

I denti sono stati scavati dalla Formazione di Kapthurin di Tugen Hills alla fine del 2004.

Il professor Sally McBrearty dell´Università del Connecticut, a Storrs, Stati Uniti spiega che la base spessa dell´incisivo è molto caratteristica degli scimpanzé, e così anche il fatto che tutti i denti avessero uno smalto sottile.

"I molari potrebbero sembrare umani, ma esistono delle piccole differenze.

Gli scimpanzé probabilmente morirono lungo le rive di un lago, in ambiente umido e boscoso.

Sono stati trovati al sito resti fossili di ippopotami, coccodrilli, pesce gatto e tartarughe. E a circa 1km di distanza, sono stati trovati fossili umani probabilmente appartenenti all´Homo erectus.

E´ stato trovato anche un quarto dente, ma non ne è ancora stata data notizia sulle riviste scientifiche.

Il coautore Nina Jablonski, dell´Accademia delle Scienze della California, San Francisco, stima che gli scimpanzé avessero circa sei o sette anni quando morirono.

I denti sembrano condividere affinità con il comune scimpanzé (Pan trodglodytes) di quanto non facciano con la sua specie "sorella" Pan Paniscus. Ma gli autori sostengono che potrebbe essere ugualmente rappresentata da un membro di un lignaggio di scimpanzé estinti.

"Credo che dopo questa scoperta, potremmo accorgerci che ci sono altri campioni di scimpanzé nei dati fossili, e li cercheremo con maggior attenzione. Sospetto che, in effetti, vi possano essere molti reperti custoditi inconsapevolmente nelle collezioni dei musei" ha aggiunto McBrearty.

"Non credo che siano molto numerosi, specie se vivevano in ambienti come l´Africa occidentale e centrale come fanno adesso, dove le condizioni non sono buone per la preservazione.

"Ciò perché le ossa tendono a marcire in ambienti umidi. Le valli semi-ride dell´Africa orientale, d´altro canto, sono una vera e propria miniera di tesori per i cacciatori di fossili. In conseguenza dei ricorrenti movimenti tettonici, resti fossili di animali e piante ritornano in superficie.

L´Africa Orientale è stata sconvolta dai mutamenti geologici, che si vanno approfondendo ed estendendo con il tempo. Le acque degli oceani sembra potrebbero formare un nuovo golfo quando la Somalia si separerà dall´Africa.

Molti ricercatori hanno suggerito che gli umani e gli scimpanzé abbiano occupato zone ecologiche separate dal momento in cui si sono divise da un antenato comune tra cinque e otto milioni di anni or sono.

Le popolazioni dei moderni scimpanzé si trovano nell´Africa tropicale occidentale e centrale, mentre la Rift Valley è considerata ampiamente come la "culla dell´umanità" (malgrado alcuni speculano che gli ominidi possano essersi dispersi più diffusamente per tutta l´Africa).

La nuova scoperta dimostra che mezzo milione di anni or sono, la Rift Valley conteneva un ambiente compatibile per i primi umani e gli scimpanzé.

McBrearty ha dichiarato che tornerà al sito per vedere se vi siano nuovi reperti da scavare.

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