sei in Home > Archeologia > News > Dettaglio News
5 Febbraio 2007 ARCHEOLOGIA
www.romagnolistefano.com
La leggenda diventa realtà
tempo di lettura previsto 2 min. circa

E´ attualmente in corso una campagna di scavo che si preannuncia ricca di sorprese.

Già da questa estate, il gruppo archeologico sarteanese, nella necropoli delle Pianacce detta anche "il pianoro", ha rilevato l´esistenza di resti di fondamenta e strutture etrusche, ancora non rese ufficiali, ma che secondo fonti ufficiose, confermerebbero l´esistenza proprio in quel luogo, del leggendario Mausoleo di Porsenna.

Questo è quanto sta venendo alla luce, assieme ad un'altra quindicina di tombe etrusche, tra le quali l´ormai nota " Quadriga Infernale", proprio in località Pianacce, dove, già dal 1995 tre studiosi, ( Stefano Romagnoli, Vito De Ieso e Giancarlo Pellegrini) ne indicarono la scoperta fortuita. All´epoca però le rivelazioni fatte dai tre studiosi e appassionati di etruscologia, furono prese per "pura fantasia", avvenute tra l´altro durante la stesura di un libro attualmente in possesso della Procura di Montepulciano.

I tre, che non vennero mai presi sul serio, ne indicarono ufficialmente la scoperta fortuita, prima con un esposto, inviato a tutte le autorità competenti, e poi di persona . Alla fine dei sopralluoghi, una decina di Ufficiali firmarono sul posto un documento, a testimonianza delle indicazioni. Vennero scattate dai carabinieri e dalla Procura molte fotografie che ritraevano sempre uno dei tre scopritori, mentre indicava il punto dove scavare per portare alla luce le sepolture scoperte. L´intera vicenda è custodita nella Procura della Repubblica di Montepulciano fin dal 1995, assieme ad una copiosa documentazione riguardante sempre le indicazioni dei tre scopritori fatte dinnanzi ai Personaggi delle Autorità di competenza.

Non solo, ma alle varie sollecitazioni che i tre inviavano agli organi competenti, richiedendo i loro meriti, varie volte veniva risposto con delle raccomandate non troppo concilianti, con delle frasi tipo: "gli esponenti non anno altre prove se non le dicerie popolari, oppure"questa Soprintendenza diffida di avvalersi dei servizi dei signori Vito De Ieso, Giancarlo Pellegrini, e Stefano Romagnoli ", "I Signori De leso, Pellegrini e Romagnoli hanno utilizzato un carta catastale in scala 1:50.000 del territorio comunale di Sarteano e vi hanno semplicemente tracciato dei circoli" oppure "oltre all´inesattezza di determinate affermazioni, degli esponenti, si segnala la non scientificità dei metodi adottati e, in qualche caso, l´eccessivo lavoro di fantasia su cui si basano farneticanti convinzioni".

I tre studiosi e appassionati di archeologia, conducono da circa dodici anni azioni contro la Soprintendenza per la Toscana, al fine di vedersi riconosciuti i propri meriti come "scopritori", rivolgendosi anche al Tribunale Europeo, ma senza avere ottenuto fino ad oggi, nessun risultato positivo. Porte in faccia quindi per cittadini normali che per passione si trovarono nel posto giusto ma nel momento sbagliato in un luogo, ampia comunicazione ed elogi per archeologi di fama che si sono trovati "casualmente" nel momento giusto a scoprire cose già preannunciate.

In un sito internet si può leggere tutto il riassunto completo della vicenda in questione, all' indirizzo: http://www.romagnolistefano.com con tanto di rassegna stampa sugli articoli che in questi anni hanno parlato del caso, e tanti documenti riguardanti l'intera vicenda.