sei in Home > Archeologia > News > Dettaglio News
31 Marzo 2007 ARCHEOLOGIA
adnkronos
Al Vinitaly Reperti Vi-Iv Sec. Raccontano Il Vino In Sicilia
tempo di lettura previsto 1 min. circa

Palermo - Con una mostra di reperti del VI-IV sec. a.C. delle collezioni del Museo d'arte e archeologia Mormino di Palermo, la Fondazione Banco di Sicilia e' presente a Verona alla Fiera Internazionale Vinitaly 2007. L'esposizione fornisce un quadro sulla storia della produzione e della diffusione del vino in Sicilia nel periodo della colonizzazione dell'antica Grecia. Tutte le ceramiche esposte, rinvenute per la maggior parte a Selinunte nel corso delle campagne di scavo finanziate dal Banco di Sicilia negli anni Sessanta, hanno una diretta attinenza con il vino e col suo utilizzo per scopi rituali e religiosi.

Il rapporto fra il vino e l'Isola e' fra i piu' antichi e consolidati: la Sicilia, infatti, e' stata la prima regione d'Italia in cui sono arrivati il vino e la coltivazione della vite, ad opera dei Fenici nella seconda meta' dell'VIII sec. a.C. L'affermazione del consumo del vino quale bevanda di uso quotidiano e la diffusione in tutto il bacino del Mediterraneo si deve, comunque, ai Greci che attribuirono l'invenzione della vinificazione a Dioniso.

La selezione delle opere ha curato la presenza sia delle piu' diffuse forme ceramiche utilizzate per il vino, sia delle ceramiche figurate con scene che riguardano Dioniso e satiri e menadi ripresi in alcune delle innumerevoli rappresentazioni riportate dalle fonti letterarie e dalla mitologia. La maggior parte delle ceramiche esposte a Verona venivano utilizzate esclusivamente durante il simposio, che vedeva riuniti per discutere o per festeggiare nel dopo cena un gruppo di uomini, ai quali veniva servito il vino, spesso in presenza di ballerine e suonatrici di flauto.