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20 Agosto 2006 ARCHEOLOGIA
La redazione di La Porta del Tempo
Laser Portatile ripulisce le tombe
tempo di lettura previsto 3 min. circa

La conservazione di una tomba egiziana è un processo fragile e scrupoloso. La sporcizia deve essere rimossa senza danneggiare le fragili superfici delle pareti. In alcuni casi, lo sporco è ancorato così saldamente alla superficie che nemmeno la pulizia a mano convenzionale mediante metodi chimici o meccanici può essere sufficiente. L'applicazione di acqua o solventi può condurre all´ulteriore penetrazione delle particelle di fuliggine sulla superficie e la superficie deteriorata può essere troppo fragile per sopportare una pulizia meccanica.

Un laser portatile a fibra di itterbio permette ai conservatori di pulire una tomba egiziana antica. Qui, Christina Verbeek utilizza il laser mentre Birte Graue controlla le zone pulite con un microscopio. ©Thomas Haupts.

Qui entra in gioco la tecnologia laser. Un gruppo dei conservatori tedeschi sta utilizzando un laser alla fibra di itterbio per conservare la tomba di 3300 anni or sono di Neferhotep, uno scrivano egiziano maggiore che prestò servizio nel tempio del dio Amun.

È la prima volta che un laser viene utilizzato per questa applicazione, ha dichiarato il conservatore Verbeek del Neferhotep eV di Colonia. Verbeek e le sue colleghe Susanne Brinkmann e Birte Graue stanno usando un sistema del Clean Lasersysteme GmbH di Herzogenrathlaser.

Nell´uso del sistema laser, si deve registrare la densità di alimentazione, il tasso di ripetizione e la velocità del fascio attraverso la superficie in modo da rimuovere la sporcizia senza danneggiare la vernice di fondo e la sottosuperficie. ©Thomas Haupts.

È particolarmente utile sulle superfici bianche, in cui la fuliggine e la sporcizia sono ancorate saldamente, ha spiegato la Verbeek. La pulizia laser in questa zona riesce particolarmente bene, perché non richiede il contatto fisico e le superfici di gesso e calce hanno una resistenza alla luce laser a causa della loro più alta riflettività alla luce laser rispetto alla fuliggine.

L'arte di ripulire i monumenti con la luce laser è una sfida in molti sensi, ha dichiarato Michael Panzner, fisico all´Istituto di Fraunhofer fur Werkstoff und Strahltechnik - a Dresda, Germania, che sta conducendo le operazioni. Trattandosi di elementi unici, non ci si può permettere il minimo errore. Oltre a questo, ogni sotto superficie "sia dell'intonaco, del mortaio o della pietra" ha proprietà fisiche specifiche e reagisce alla luce in modo differente alla luce del laser.

L'arte deve registrare la densità di alimentazione, il tasso di ripetizione e la velocità del fascio laser attraverso la superficie in moda da rimuovere la sporcizia e mantenere invece la vernice e la sottosuperficie.

L'unità del laser usata dai conservatori è compatta come uno zaino, ed ha un'alimentazione massima di 20 W, una durata di impulso di circa 100 NS e un tasso di ripetizione che è registrabile da 20 a 60 chilocicli. Rispetto ad altri sistemi laser usati per pulizia, la fibra di itterbio presenta parecchi vantaggi: È a basso costo, compatta, a pile, ha la leggerezza di un telefonino e la fibra combinata al laser permette al fascio di essere spostato e facilmente regolato.

I conservatori hanno iniziato i trattamenti sulle zone danneggiate della parete delle tombe, applicando i più bassi parametri della densità di alimentazione del laser ed un numero molto bassi di impulsi alla volta. Dopo ogni tentativo, il relativo risultato è stato esaminato mediante microscopio. Si è proceduto così a modifiche graduali dei parametri fino a trovare le combinazione ideale per pulizie senza danni.

Anche se pulire con un laser è lavoro che richiede tempo, i ricercatori hanno scoperto trattarsi di un metodo molto più veloce di quelli tradizionali in alcune circostanze. La capacità di rimuovere strati molto sottili di depositi e sedimenti è inoltre un grande vantaggio. Tuttavia, rispetto al prodotto chimico tradizionale o ai metodi meccanici, la tecnica laser è più costosa ed è stato provato in laboratorio che rischia di scolorire più rapidamente alcuni pigmenti.

La squadra continuerò lo studio del sistema laser ed è emozionata nell´applicare la tecnologia nella conservazione di tombe tanto antiche.

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