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16 Febbraio 2005 ARCHEOLOGIA
Il Gazzettino Online
Riaffiorano gli affreschi perduti
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Scoperti importanti affreschi di età medioevale sulla facciata della chiesa dell'ex convento di San Giorgio in Vado. La conferma è arrivata nel corso della presentazione del calendario 2006 pubblicato dalla Banca di Cividale che quest'anno - nei centovent'anni di fondazione - propone la storia di tale interessante ma poco conosciuto complesso monastico cividalese.

«Si tratta - ha spiegato Paolo Casadio, funzionario della Soprintendenza - di affreschi rari proprio per la loro collocazione in facciata, databili ai primi decenni del XIV secolo, importanti perché forniscono la possibilità di ricucire il periodo dell'ultima pittura romanica in Friuli. Gli affreschi, interessanti per l'intera area patriarcale friulana, rappresentano una Crocifissione e un san Giorgio a cui è dedicata la chiesa». La scoperta è stata effettuata da Lorenzo Favia, ispettore onorario dell'archeologia del ministero per i Beni e le attività culturali, che da circa vent'anni conduce ricerche storico-artistiche sul complesso conventuale. Complesso che conserva all'interno della chiesa anche antichi affreschi del Duecento quali una Dormitio Virginis e il Martirio di Thomas Beckett. Un ciclo di affreschi è inoltre presente nella cosiddetta sagrestia che conserva testimonianze databili alla seconda metà del XIII secolo di fattura vicina agli affreschi venuti alla luce sulla facciata della chiesa conventuale.

L'ex convento, attualmente proprietà privata e abitato dalla famiglia Coceani con sede di una fattoria didattica, è stato oggetto di alcuni interventi di restauro da parte del ministero per i Beni e le attività culturali, della Regione e della Provincia di Udine. «L'importanza di tale bene - ha spiegato Lorenzo Favia - è sottolineata anche dall'interessamento delle istituzioni. Il ministero ha, infatti, accolto una richiesta di restauro riguardante il tetto ed il campanile della chiesa. La Regione è intervenuta con la messa in luce di tutti gli affreschi recuperati all'interno dell'aula liturgica. La Provincia ha finanziato invece il restauro di un quadro del cinquecento». È in cantiere anche una ricerca documentaria che porti alla luce la storia dell'antico complesso conventuale. Il primo documento finora trovato risale al 1207 e testimonia già una vita monastica attiva e funzionante da tempo. Il convento annovera inoltre la presenza di noti personaggi quali S. Giovanni da Capestrano, una delle personalità più conosciute nell'Europa del suo tempo; frate Sisto, il fondatore dei Monti di Pietà: quello cividalese, sorto nel 1494, è uno dei più antichi.