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9 Gennaio 2005 ARCHEOLOGIA
La redazione di La Porta del Tempo
Primo alfabeto della lingua ebraica
tempo di lettura previsto 3 min. circa

Nel X secolo a.C., sulle colline a sud di Gerusalemme, uno scriba incise il primo ABC su un masso di calcare – probabilmente nel tentativo di riprodurre l´emergente alfabeto ebraico. Gli archeologi che nel mese di luglio scavavano al sito, hanno trovato la pietra incisa incassata nelle pareti di un antico edificio. Dopo un´analisi delle ceramiche associate e della posizione della parete tra gli strati delle rovine, gli scopritori hanno concluso che si tratterebbe del primo specimen dell´alfabeto ebraico ed una pietra miliare nella storia della scrittura. Se la scoperta troverà conferma, si tratterebbe infatti del primo esemplare databile con affidabilità di abbecedario – le lettere dell´alfabeto scritte consecutivamente dall´inizio alla fine nella loro tradizionale sequenza. Gli esperti che hanno esaminato l´incisione sostengono che a questo stadio l´alfabeto ebreo era ancora in transizione dal fenicio, ma già riconoscibile. I fenici vivevano sulle coste a nord di Israele, nell´attuale Libano, e sono considerati i creatori della scrittura alfabetica, diversi anni più tardi.

"Tutti gli alfabeti successivi nel mondo antico, incluso il Greco, derivano dal loro antenato di Tel Zayit" ha dichiarato Ron Tappy, l´archeologo che ha diretto lo scavo.

Frank Moore Cross Jr, esperto di Harvard in iscrizioni ebree e non coinvolto nella ricerca, ha dichiarato che l´iscrizione "è un esempio molto antico di alfabeto ebreo, forse il primo, e che le lettere sono quelle che ci si poteva aspettare di trovare nel X secolo prima di Cristo".

P.Kyle McCarter Jr., un´autorità in linguaggi dell´Antico Medio Oriente alla Johns Hopkins University a Baltimora, è stato in qualche modo più cauto, descrivendo l´iscrizione come "un tipo fenicio di alfabeto che è stato adattato." Ma ha aggiunto: "Ritengo si tratti di proto-ebrei, ma non posso provarlo per certo."

Le datazioni al radiocarbonio riusciranno probabilmente a stabilire l´esatta cronologia.

La pietra di Tal Zayit è stata scoperta presso un sito di più di 3 ettari, nell´antica regione di Giuda, a sud di Gerusalemme, 29 km da Ashkelon, un antico porto filisteo. La due righe di lettere incise, apparentemente i 22 simboli dell´alfabeto ebraico, si trovano su un lato. Una cavità di forma rotonda è stata praticata sull´altro lato, a suggerire che la pietra fosse usata come contenitore per liquidi in culti rituali, ha spiegato Tappy. La pietra, ha aggiunto, potrebbe essere stata incorporata nel muro per l´antica credenza che l´alfabeto avesse il potere magico di tenere lontane le forze del male.

In uno studio accurato dell´alfabeto, McCarter ha notato che le lettere di base fenicia iniziano "a mostrare le loro caratteristiche". Il simbolo fenicio per l´equivalente della K è un tridente composto di tre segni; nelle iscrizioni di transizione, il tratto destro è allungato, cominciando a ricordare più da vicino una K rovesciata.

L´iscrizione è stata trovata nel contesto di un sistema sostanziale di costruzioni al sito, che hanno condotto Tappy a proporre che Tel Zayit fosse probabilmente un importante città di confine, stabilita da un regno israelita in espansione, con sede a Gerusalemme. Una città di confine di tale dimensione e cultura, sostiene Tappy, suggerisce una burocrazia centralizzata, una leadership politica ed un livello letterario che sembrano sostenere l´immagine biblica del regno unificato di Davide e Salomone nel X secolo a.C..

Una minoranza di studiosi sostiene che il ritratto del X secolo a.C. offerto dalla Bibbia come un´età dell´oro nella storia Israeliana sia insostenibile.