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8 Maggio 2005 ARCHEOLOGIA
ilquotidiano.it
La fortezza di Acquaviva regala "tesori"
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La fortezza di Acquaviva Picena non avrà più segreti. Verrà presto svelata, infatti, la sua storia, la nascita e l´evoluzione attraverso il Laboratorio Didattico del Dipartimento di Archeologia dell'Università degli Studi di Bologna.

Il progetto, ospitato dal Comune di Acquaviva Picena nel corso dell'estate del 2004, proprio in questi giorni sta già mostrando il ritrovamento dei primi "tesori".

L'attività della campagna 2005, che ha coinvolto una ventina di studenti del corso di laurea e della scuola di specializzazione dell'Ateneo bolognese molti dei quali provenienti dal territorio ascolano - ha previsto l'analisi delle stratigrafie murarie, con l'ausilio di strumenti e tecnologie innovative e sperimentali, e la realizzazione di un primo saggio stratigrafico. L'analisi delle mappe antiche e la realizzazione di prospezioni geofisiche con radar scanner (effettuate dalla Explor di Ascoli Piceno per evidenziare la presenza di eventuali strutture interrate nel sottosuolo), hanno consigliato di aprire il saggio nel settore occidentale del piazzale interno dove sorgeva la Chiesa di S. Barbara, oggi scomparsa.

Nonostante l'esigua estensione dello scavo, i risultati sono stati subito eccellenti e hanno permesso di riportare in luce strutture e stratigrafie ricche di materiali, riferibili a un arco cronologico che va dall'inizio del medioevo all'età rinascimentale (sec. X -XV d.C.). "I nuovi dati acquisiti durante tali indagini verranno illustrati in un nuovo pannello didattico, mentre i materiali rinvenuti, tra i quali un frammento di pietra ollare, di origini alpine utilizzata per la realizzazione di manufatti per contenere cibo- spiega, la collaboratrice dott.ssa Letizia Neroni, insieme al Dott. Andrea Baroncioni.- verranno esposti all'interno del Mastio in una teca con le adeguate indicazioni didascaliche."

Il successo dell'iniziativa ha suggerito di rinnovarla su nuove basi e all'interno di una più completa cornice istituzionale. "Per questo motivo – spiega il Dott. Enrico Giorgi del Dipartimento di Archeologia - Università di Bologna e responsabile del progetto- lo scorso 26 Aprile è stata ratificata una Convenzione tra Dipartimento di Archeologia di Bologna, Soprintendenza Archeologica per le Marche e Comune di Acquaviva Picena.

Entusiasta l'Amministrazione Comunale di Acquaviva, il Sindaco Tarcisio Infriccioli, l'assessore al turismo Andrea Infriccioli, l´assessore ai LL.PP. Roberto Fulgenzi, l'assessore al bilancio Tassotti Ernesto, che hanno visto realizzato l´obbiettivo di valorizzare le tracce del passato del Comune a beneficio dell´intera città e dello sviluppo dell´attività turistica.

All'interno della Convenzione si prevede, inoltre, anche la possibilità di allestire un apposito antiquarium. In questo modo l'edificio, dov'è già ospitata la bella Esposizione di Armi Antiche, verrebbe completato con reperti significativi a corollario di appositi percorsi didattici dedicati alla Fortezza stessa. In effetti, proprio al fine di guidare i visitatori alla comprensione del monumento, già il 29 di aprile è stato inaugurato un percorso didattico realizzato dalla Ante Quem, costituito da 5 pannelli esplicativi delle vicende che hanno coinvolto la struttura nel corso della storia, delle principali caratteristiche architettoniche, del contesto urbano e territoriale, collocati in postazioni suggestive che consentono un'ampia visuale sull'impianto e sul territorio circostante.

Il Laboratorio impiegava le più moderne tecnologie per la documentazione delle strutture archeologiche allo scopo di rintracciare le più antiche fasi di vita del monumento.