sei in Home > Archeologia > News > Dettaglio News
10 Aprile 2005 ARCHEOLOGIA
Il Messaggero
I massi delle piramidi viaggiavano in ferrovia
tempo di lettura previsto 1 min. circa

CIVITANOVA - Nei secoli in tanti si sono cimentati nel tentativo di risolvere l´appassionante mistero della costruzione delle piramidi egizi realizzate con blocchi di pietra di tali dimensioni da sembrare impossibili da trasportare con gli strumenti di allora. Le ricostruzioni più strane e fantasiose si sono sprecate. A tracciare una possibile soluzione al problema sembra essere giunto il civitanovese Elio Diomedi che ipotizza l´utilizzo di una "ferrovia". A dare certezze archeologiche alla sua teoria è uno dei più noti archeologi egiziani, Zahi Hawass, che per la terza volta ha tenuto una conferenza a Civitanova: già nei due precedenti incontri, alla presenza di più di mille persone, si era confrontato con le idee di Diomedi. Il costruttore civitanovese in questa occasione ha mostrato, basandosi su antiche testimonianze, che gli egizi utilizzavano, per trasportare i blocchi, slitte e binari, accuratamente livellati, paragonabili a una sorta di ferrovia. Una ferrovia in mezzo al deserto per costruire le grandi piramidi ha affermato Diomedi mi è sembrato essere il modo migliore di trasporto. L´idea mi è venuta guardando l´antico metodo di attracco delle nostre imbarcazioni».

Dal canto suo Hawass ha detto: «Le idee di Diomedi, in particolare sul trasporto dei massi, mi hanno convinto. Pur non potendolo affermare con assoluta certezza, credo fosse la soluzione usata dagli antichi egizi». Problemi tecnici e una approssimativa organizzazione hanno però caratterizzato tutta la conferenza, causando notevoli disagi ai presenti al punto che l´egittologo Hawass ha minacciato più volte di andarsene. Si sperava, date le precedenti esperienze e la presenza di una tale personalità, in qualcosa di meglio. Le autorità egiziane presenti in sala si sono comunque dette soddisfatte dell´accoglienza riservata loro da Civitanova.