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11 Marzo 2005 ARCHEOLOGIA
Focus
Arrivano gli uomini immuni dall'Aids. Dal passato
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Contro il virus dell'Hiv, responsabile dell'Aids, il nostro organismo non ha praticamente difese. Eppure c'è una piccola fetta della popolazione mondiale, localizzata tra Scandinavia e Russia, totalmente immune. Solo da poco si sa che queste persone, circa il 10% della popolazione europea, sono portatori di una mutazione genetica, che rende impossibile al virus la penetrazione nelle cellule.

Protezione storica. Finora però nessuno aveva capito in che modo questa mutazione abbia avuto origine. Ora la risposta è arrivata da due biologi dell'Università di Liverpool, Christopher Duncan e Susan Scott. A causare la mutazione del gene sarebbero state le terribili epidemie che sconvolsero l'Europa tra il 1347 e il 1660. Gli storici le hanno sempre attribuite alla peste bubbonica, sbagliando però. Duncan ha dimostrato che la terribile malattia che colpì gli europei per oltre 300 anni era una febbre emorragica che non lasciava scampo, con il 100% di mortalità.

Non tutti i mali vengono per nuocere. Duncan ha inoltre scoperto che quella febbre emorragica usava, come porta d'ingresso nel nostro sistema immunitario, lo stesso gene utilizzato dal virus Hiv e presente nella popolazione europea immune. Con una simulazione a computer ha osservato che la malattia ha provocato una fortissima selezionenaturale: mentre ai tempi della "morte nera" solo un europeo su 20.000 era portatore del gene modificato, alla sua fine la frequenza era di uno su 10.

Del resto la stessa febbre emorragica è probabilmente stata la causa di altre storiche epidemie che si sono scatenate in Mesopotamia (dal 700 al 450 a.C.), ad Atene (nel 430 a.C.), ai tempi dell'imperatore Giustiniano (dal 541 al 700 d.C.) e durante il primo impero islamico (dal 627 al 744 d.C.). Tutte possono aver contribuito a rendere più frequente il gene dell'immunità all'Hiv.