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11 Febbraio 2005 ARCHEOLOGIA
La redazione di La Porta del Tempo
Tracce di vita tra le antiche rovine Maya
tempo di lettura previsto 3 min. circa

CANCUN, Messico – Cancun è nota al mondo per essere una bellissima spiaggia ed una destinazione per vacanze da sogno. Ma se siete viaggiatori intraprendenti, ed avete una segreta indole da Indiana Jones, vi sono anche antiche rovine Maya da esplorare, a poca distanza dalle spiagge. Luoghi come Coba e Tulum offrono risorse per turisti curiosi, come anche per antropologi ed archeologi.

Situata nelle giungle del Quintana Roo, la cultura Maya di Cobe si data a 3, 000 anni or sono. Dal momento che si tratta del più ampio sito archeologico della Penisola dello Yucatan, Coba è stata oggetto di studio, anche se i ricercatori hanno esplorato solo poche delle 20, 000 strutture che si trovavano qui una volta.

Coba era un importante centro economico Maya, e La Iglesia – la chiesa – è una delle prime strutture che potrete vedere presso la sua entrata. I Maya vi si recavano per compiere offerte sacrificali agli dei, come gioielli, cibi, animali, e perfino umani.

Nohoch Mul – la Grande Collina – è la più grande piramide dell´area, di 138 piedi di altezza. I suoi gradini sono fragili e ripidi, ma una corda resistente vi è attaccata in modo da aiutare i visitatori a compiere la scalata. La vista dalla sommità vale la fatica e la paura. La giungla densa color smeraldo si estende avanti a voi, punteggiata di grigio laddove s´intravedono le rovine. Laghi di zaffiro mandano bagliori sulla distanza.

Alla sommità si trova un piccolo tempio decorato con un´immagine del Dio Discendente – una divinità alata che punta verso la terra. Si possono vedere ancora porzioni delle strade di calcare bianco chiamate sacbe che i Maya costruirono attraverso la giungla, dritte ed ampie, per collegare Coba ed altri centri Maya come Chichen Itza.

Vi voleranno attorno uccelli esotici e noterete qualche iguana che passeggia placida. Usate repellenti per insetti: le zanzare sono fameliche.

Tulum, mezz´ora a sud est di Coba, è più facilmente accessibile, ed in qualche modo, più bella. Dopo aver percorso una strada in discesa per accedervi, e attraverso un lungo corridoio che guida alle rovine, vi troverete in una città murata in fronte all´oceano, che serviva una volta come stazione di transito per i mercanti.

Il gioiello della corona di questo luogo è El Castillo, il castello. I Maya si recavano a questo tempio, situato su una collina di calcare, per mostrare riverenza agli dei. Serviva anche come torre di controllo per annunciare l´arrivo dei dal mare. Altri edifici che meritano di essere visti sono il Gran Palacio, ed il Templo del Dios Discendente. Sono cintati di corde per proteggere i fragili affreschi, ma possono essere osservati da vicino.

Rilassarsi sulla spiaggia è un modo piacevole per terminare la giornata a Tulum. Le sue sabbie candide e acque terse rivaleggiano quelle di Cancun.

Tornati a Cancun, la storia Maya può essere trovata non solo lungo le strade sterrate, ma anche sulle maggiori vie di transito.

La Kukulcan Boulevard, il cuore dell´area turistica di Cancun, è circondata dalle acque – il Mar dei Caraibi da un lato, ed una laguna, la Laguna Nichupte, dall´altro. Questa striscia di 14 miglia reca il nome del sovrano del XIII secolo di Chichen Itza, che sacrificò se stesso alle divinità della pioggia, gettandosi vivo in un pozzo di 60 piedi. Sopravvisse a questa ordalia dall´alba a mezzogiorno, ed il suo nome fu ricordato per tutta la Penisola dello Yucatan.

El Rey, la principale rovina archeologica di Cancun, si trova a Kukulcan. Il sito è piccolo, se paragonato a Coba o Tulum, ma vale una visita. Si può camminare tra le plazas di pietra e costruzioni che formano questo villaggio di pescatori, che si ritiene sia stato abitato dal X al XVI secolo. El Rey significa il re; uno scheletro trovato al sito potrebbe essere quello del sovrano Maya. Anche noto per la sua grande popolazione di iguane, El Rey parla al mondo moderno di un´antica civiltà perduta.