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23 Febbraio 2005 ARCHEOLOGIA
La redazione di La Porta del Tempo
Tesoro copto
tempo di lettura previsto 3 min. circa

Ad Al-Guna, dove numerose missioni di scavo stanno cercando nuovi tesori dell´Antico Egitto sotto la sabbia, un team del Centro Polacco per l´Archeologia Mediterranea è inciampato in una significativa scoperta Copta, seppellita sotto i resti di un monastero del VI secolo, situato di fronte ad una tomba del Medio Regno.

Gli scavatori hanno dissotterrato due libri di papiri con testi copti insieme ad una serie di pergamene poste tra due tavolette di legno come anche resti di ceramiche e tessuti copti.

Il capo del team, Tomaz Gorecki, ha dichiarato che i libri sarebbero ben preservati, fatta eccezione per i fogli di papiro, eccezionalmente secchi.

Il primo libro ha una copertura rigida abbellita con un testo romano dall´interno, mentre il secondo comprende non meno di 50 fogli, con una copertina di cuoio parzialmente deteriorata che reca disegni geometrici. Nel mezzo, è stata trovata una croce squadrata di 32 cm di lunghezza e 26 di ampiezza.

Del gruppo di pergamene, Gorecki ha dichiarato che comprendono 60 fogli con una copertura danneggiata di cuoio ed una chiusura decorata di legno.

Immediatamente dopo la scoperta, sono iniziate le operazioni di verifica, per studiare le migliori tecniche di preservazione da applicare ai testi, che saranno oggetto di un´estensiva pratica di restauro da parte dei due esperti polacchi.

"E´ una scoperta molto importante, paragonabile a quella dei rotoli di Nag Hammadi" trovati nel 1945, in un´antica grotta egizia abitata dai copti nell´era romana, ha dichiarato Zahi Hawass, segretario generale del Supremo Consiglio di Antichità.

Hawass ha dichiarato che i rotoli erano stati trovati originariamente in un´ampia giara di pietra sigillata, da un ricercato per omicidio che sfuggiva alla polizia. Ma quando il famoso scrittore Taha Hussein era il ministro dell´educazione, acquistò i rotoli presso un mercato e li offrì al Museo Copto.

Hawass ha aggiunto che i rotoli includono 13 codici religiosi e filosofici, tradotti in Copto dai Cristiani Gnostici del IV secolo, e quindi tradotti in inglese da decine di esperti di altissima reputazione.

I rotoli di Nag Hammadi sono una differente collezione di testi che gli Gnostici considerano legati alla loro filosofia, considerata eretica dalla Chiesa di Roma. Vi sono 45 titoli separati, compresa una traduzione copta dal greco di due opere ben conosciute: il Vangelo di Tommaso, attribuito al fratello di Gesù, Giuda, e la Repubblica di Platone. La parola "gnosis" è qui definita come "l´immediata conoscenza della verità spirituale".

L´archeologo Mustafa Waziri ha spiegato che si crede che i codici fossero parte di una biblioteca, nascosta dai monaci di un monastero della zona, quando questi scritti furono banditi dalla Chiesa Ortodossa. I codici erano scritti in linguaggio copto, malgrado le opere fossero principalmente una traduzione dal greco. Il più famoso di essi è probabilmente il Vangelo di Tommaso, dei quali i codici di Nag Hammadi contengono l´unica copia completa. Dopo la scoperta è stato riconosciuto che i frammenti di questi detti di Gesù, apparirebbero in manoscritti scoperta a Ossirinco nel 1898, e citazioni sono state riconosciute in altre antiche fonti cristiane. I manoscritti stessi provengono dal III e IV secolo.

I primi esami e studi condotti in situ hanno rivelato che i nuovi libri scoperti potrebbero includere più informazioni sul modo in cui i primi cristiani svolgevano i loro rituali.