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19 Febbraio 2005 ARCHEOLOGIA
Avvenire
Riemerge il volto dell'antica Canosa
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Il Centro ricerche di storia religiosa in Puglia, la basilica cattedrale San Sabino di Canosa e la Fondazione archeologica canosina, il Comune di Canosa, in collaborazione con le Università degli Studi di Bari e Foggia, la Pontificia Commissione di Archeologia sacra, la Sovrintendenza archeologica di Puglia, hanno fondato dal 2002 un gruppo di ricerca sul territorio di Canosa, per riportare alla luce tesori inestimabili. Dai siti archeologici in Contrada San Pietro, al maestoso progetto d'indagine in area Ponte della Lama, con tipologie tombali fino al V- VI secolo d. C. Fino alla Catacomba di Santa Sofia, unica catacomba cristiana presente sul territorio pugliese: un complesso dove sorge la più antica necropoli tardo-antica, con edifici mausolei e sarcofagi databili II-III secolo d. C. Una superficie di 3000 mq raccoglie il complesso paleocristiano di S. Pietro. Nei giorni scorsi la questione è stata approfondita nell'ambito di un convegno di studi.