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16 Febbraio 2005 ARCHEOLOGIA
Il Messaggero
Dimenticati i "tesori" del territorio
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Durante i lavori di scavo sulla battigia di S. Anastasia è venuto alla luce un busto in marmo di Augusto. La notizia è stata data dal Circolo di Rifondazione comunista di Fondi e confermata dalla sovrintendente Nicoletta Cassieri. Le "voci popolari" sul ritrovamento di "statue e colonne" a S. Anastasia sono dunque vere, almeno in parte. I dirigenti del Prc intervengono sulla vicenda, che sta appassionando non pochi cittadini, soprattutto in riferimento alle "cronache locali" dei quotidiani e all´"estrema improvvisazione con cui l´amministrazione comunale procede nel suo modo di fare politica". Da qualche tempo il territorio di Fondi sta restituendo testimonianze storiche, artistiche ed archeologiche. Spesso inedite. Come la firma di Cristofaro Scacco sulla lunetta di S. Domenico, irresponsabilmente cancellata, le pergamene di S. Magno e gli affreschi della Madonna della Rocca. «Tali ritrovamenti – scrive Prc – fanno parte di una casualità del tutto fortuita e non di una precisa programmazione o strategia volta a portare alla luce e a valorizzare reperti archeologici e testimonianze architettoniche presenti nel sottosuolo cittadino». La scoperta di S. Anastasia, poi, "è frutto di lavori che mirano a portare le automobili a parcheggiare a ridosso della spiaggia e dove per il futuro l´amministrazione comunale ha già riservato la costruzione di una darsena per barche a vela, che si estenderà fino alla residua pineta, e due bracci di scogliere che si protraggono nel mare per circa 150 metri a partire proprio dal punto del ritrovamento». E il partito di Bertinotti si chiede anche se mai il busto di Augusto ritornerà al museo di Fondi. Al momento, infatti, è in restauro al Museo Archeologico Nazionale di Sperlonga. Dove forse andranno a finire altri reperti "solo perché il nostro museo cittadino manca da tempo di un direttore".