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31 Gennaio 2005 ARCHEOLOGIA
Il Messaggero
Reperti antichi ritrovati a Sora e mai analizzati, riesplode il giallo delle mancate indagini
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In quattro anni non è stata fatta alcuna ricerca sul campo per accertare se gli undici blocchi di pietra calcarea di decorazione architettonica di epoca romana, fatti ritrovare nel 2001 in Piazza Santa Rosalia, a Sora, provenissero o meno dal cantiere di Palazzo Tronconi (Piazza Garibaldi). In quattro anni la Soprintendenza ai Beni Archeologici, infatti, non ha mai scavato nel sito in questione o nelle zone a ridosso. E' quanto ha scritto il Ministro ai Beni Culturali, Giuliano Urbani, al difensore civico di Sora, Angelo Carlesimo, il quale sulla vicenda aveva sollecitato un interessamento dello stesso ministro. Urbani, dunque, nella sua lettera ha spiegato perchè non si è proceduto ad effettuare i "saggi" e i motivi del ritardo. Nonostante la Soprintendenza avesse già predisposto un dettagliato progetto, non si è ancora proceduto a effettuare i dovuti "saggi" tendenti a verificare la provenienza dei reperti trovati di fronte all'ex carcere. E il mistero resta. Attraverso la lettera, il Ministro ha ripercorso le tappe della vicenda dei reperti di Piazza S. Rosalia. "A seguito delle prime indagini della Procura fu ipotizzata area di provenienza il cantiere di Palazzo Tronconi", scrive Urbani. Si decise, dunque, di scavare e il proprietario del cantiere si dichiarò disposto a farsi carico delle spese dei "saggi" archeologici. Nel gennaio 2002 la Soprintendenza approvò il progetto degli scavi ma due mesi dopo il tecnico di parte del proprietario del cantiere comunicò che - si legge nella nota del Ministro - "la prevista area di scavo verso Piazza Garibaldi presentava dei problemi per l'esecuzione delle indagini per motivi di sicurezza in relazione alla stabilità delle strutture del palazzo preesistente. Da allora - prosegue Urbani - la Soprintendenza non ha avuto notizie sulla possibilità di procedere alle indagini di scavo". Più avanti "è stata depositata in Procura la perizia tecnica sui reperti trovati in Piazza S. Rosalia e presenti nelle discariche. L'apertura del dibattimento, ancora incorso, è avvenuta il 26 febbraio 2004". Al momento il cantiere è ancora sottosequestro e stamattina si terrà una nuova udienza. Intanto il difensore civico Carlesimo ha annunciato che "si attiverà per rendere operativa la possibilità della ripresa dei lavori e delle indagini al fine di accertare l'esistenza o meno di reperti nel sottosuolo di Piazza Garibaldi". "E' incredibile - ha spiegato - che in quattro anni non sia stato possibile sondare il terreno per capirne di più". Per Carlesimo, però, è anche necessario completare quanto prima i lavori del palazzo in costruzione, sito in pieno centro. Intanto il sindaco di Sora, Francesco Ganino, si è dichiarato "pronto a modificare il progetto di recupero dell'ex cinema Capitol". La Soprintendenza ha informato il sindaco sullo stato degli scavi nel sottosuolo dell'ex teatro. La dottoressa Gatti ha affermato che "per realizzare la struttura è stata sbancata la collina immediatamente sul retro e quindi alcuni reperti sono andati distrutti". E Ganino si è detto "disponibile a rivedere il progetto di ristrutturazione del Capitol tenendo conto dei suggerimenti della Soprintendenza. Ciò - ha spiegato - per salvaguardare l'area archeologica di Piazza Mayer". Intanto il consigliere Roberto Di Ruscio polemizza con gli amministratori relativamente al museo archeologico: "Aspettiamo l'apertura del museo, più volte promessa dagli amministratori tra Natale e gennaio. Mi auguro che non si voglia strumentalizzare la storia e la cultura della città, per aprire il museo in periodi elettorali".