L´Egitto ha inoltrato a Belgio e Gran Bretagna un´espressa richiesta di restituzione per i bassorilievi faraonici che si dice furono divelti dalle tombe e rubati 30 anni or sono, minacciando di sospendere i loro scavi archeologici in terra egizia se rifiuteranno.

I bassorilievi di 4, 400 anni or sono, prelevati da due tombe scoperte nel 1965, di trovano attualmente al Fitzwilliam Museum in Gran Bretagna e presso l´Università Cattolica di Bruxelles. La richiesta è stata inviata alle autorità di entrambe gli stati, ma ancora non ha avuto risposta, ha dichiarato il Ministro Farouq Hosni.

La recente istanza è l´ultima di una serie di tentativi dell´Egitto di recuperare antichi tesori che furono portati fuori dal paese, sia dai ladri, che da quel che gli Egiziani usano definire "imperialismo". L´Egitto ha dichiarato di avere contattato l´UNESCO affinché intervenga su sua richiesta, per la restituzione della Stele di Rosetta al British Museum, del busto di Nefertiti al Museo Egiziano di Berlino e per tre altri reperti.

Zahi Hawass, segretario generale del Supremo Consiglio di Antichità, ha dichiarato che porrà fine alla missione dell´Università Cattolica al sito di Deir al-Barsha, presso la città meridionale di Minya, se il rilievo non sarà restituito, e che sospenderà le "relazioni scientifiche" con gli archeologi del museo Fitzwilliam se la Gran Bretagna non intenderà cooperare.

Il Fitzwilliam Museum e l´Università Cattolica hanno rifiutato di rilasciare commenti.

I bassorilievi provengono da due tombe trovate in una necropoli presso la Piramide a Gradoni a Saqqara, fuori dal Cairo.

Un terzo rilievo è stato restituito all´Egitto dal Royal Museum di Arte e Storia di Bruxelles il mese scorso dopo che il Consiglio per le Antichità egiziano ha bloccato l´inoltro di una richiesta per il proseguimento dei lavori di scavo del museo. Con la restituzione, il consiglio ha permesso la prosecuzione dei lavori.