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26 Gennaio 2004 ARCHEOLOGIA
La redazione di La Porta del Tempo
La ricerca infinita
tempo di lettura previsto 6 min. circa

Può un´oscura iscrizione su un monumento di 250 anni in un giardino dello Staffordshire indicare dove si trova il Sacro Graal – il prezioso calice che si dice fu usato da Gesù nell´Ultima Cena?

Questa teoria è sostenuta da Richard Kemp, amministratore generale della tenuta di Lord Lichfield a Shugborough nello Staffordshire.

Kemp ha convocato alcuni dei crittografi più famosi al mondo per decifrare un messaggio enigmatico inciso sul Monumento di Shepherd, nella tenuta di Lichfield.

Il monumento, costruito attorno al 1748, riproduce l´immagine di uno dei dipinti di Nicholas Poussin, e sotto ad esso le lettere: "D.O.U.O.S.V.A.V.V.M."

Per lungo tempo si è creduto che queste lettere – che hanno affascinato alcune delle più grandi menti negli ultimi 250 anni, tra le quali Charles Darwin e Josiah Wedgwood – offrano indizi sul luogo in cui sarebbe nascosta l´elusiva coppa di Cristo.

Si dice che Poussin sia stato Gran Maestro dei Cavalieri Templari, l´Ordine militare istituito durante le Crociate - formalmente per proteggere i pellegrini che si recavano in Terrasanta - e che passò alla storia come "custode del Sacro Graal".

Eppure, Oliver ed Sheila Lawn (foto a destra), una coppia di ottantenni che fece parte del Bletchley Park nel Buckinghamshire durante la II Guerra Mondiale, hanno avuto grosse difficoltà con il Monumento Shepherd.

Lawn ha dichiarato nei giorni scorsi che decifrare quelle lettere è "molto più difficile" che decrittare il codice Enigma della Seconda Guerra. Ritiene si tratti di un messaggio di un´oscura setta cristiana, che dichiara di credere che Gesù fosse un profeta terreno, e non di natura divina – mentre sua moglie Sheila ritiene si possa trattare di un tributo codificato di un conte rimasto vedovo alla sua defunta moglie.

Così un´altra pista verso il Graal sembra essere giunta ad un punto morto. Perché il Graal riesce ad eccitare tanto l´immaginario collettivo? E perché siamo disposti a credere che un tale oggetto esista, contro ogni evidenza tangibile?

Interesse Rinnovato

Il Sacro Graal è da alcuni considerato il calice usato da Gesù nell´Ultima Cena, da altri la coppa in cui Giuseppe di Arimatea raccolse il sangue del Cristo crocifisso, e da altri tutt´e due le cose. Alcuni sostengono che Giuseppe possa aver portato la coppa in Inghilterra nel I secolo d.C.

Storie sul Graal sono state raccontate per secoli. Vi è stata poi un´esplosione di nuovo interesse, a seguito della pubblicazione, nel 1982, del libro The Holy Blood and the Holy Grail (IL Sangue Sacro ed il Santo Graal N.d.T.), che sostiene, in sintesi, che Gesù sopravvisse alla crocifissione ed insieme alla Maddalena diede origine ad una discendenza, in Francia, i Merovingi, che furono protetti dai Cavalieri Templari ed in seguito dalla Massoneria. Forse a ragione, il libro era stato denunciato come fantasioso e del tutto lontano dalla realtà storica.

Il Sacro Graal è quindi approdato ad Hollywood. Nel celebre Indiana Jones e l´Ultima Crociata, di Steven Spielberg, l´avventuroso archeologo combatte contro i nazisti e trova il Graal.

Ora Ron Howard, l´attore di Happy Days divenuto un apprezzato regista, sta preparando l´adattamento cinematografico de "Il codice da Vinci", il bestseller di Dan Brown, secondo il quale Leonardo Da Vinci avrebbe dipinto nei suoi quadri una serie di indizi per giungere alla soluzione del mistero, e scoprire una verità così sconvolgente da scuotere le fondamenta della Chiesa.

Il romanzo di Brown è il fenomeno letterario degli ultimi tempi, amato ed odiato in eguale misura.

Puramente Leggendario

Secondo gli esperti, è proprio questo il luogo in cui il Sacro Graal può essere trovato: in fiction e film.

Eric Eve è un professore di Teologia e Studioso di Nuovo Testamento all´Università di Oxford. Ha dichiarato di non conoscere alcun elemento che confermi l´esistenza del Sacro Graal.

"Nella versione della leggenda che conosco, il Graal si dice fosse il calice usato da Gesù nell´Ultima Cena, in seguito portato in Inghilterra da Giuseppe d´Arimatea. Ma non vi sono evidenze del I secolo di quel che accadde né al calice, né a Giuseppe – se anche vogliamo ammettere che ebbe esistenza storica.

"La probabilità che la coppa sia giunta nelle mani di Giuseppe e che egli abbia viaggiato fino in Inghilterra sono prossime a zero, e per me sono solo leggende."

Richard Barber, autore di "The Holy Grail, The History of a Legend" (IL Sacro Graal, la Storia di una Leggenda N.d.T.), che sarà pubblicato dalla casa editrice Penguin l´anno prossimo, sostiene che il Sacro Graal venne ad esistenza più di mille anni dopo la morte di Cristo.

"E´ pura letteratura. Fu inventato da uno scrittore francese, Chretien de Troyes, alla fine del XII secolo, nel romanzo su Parsifal. La sua narrazione di fantasia è alla base di tutte le storie sul Graal."

Ipotesi di complotto

Barber ritiene che l´interesse nel Graal del XX secolo provenisse di fatto dal "rivivere dell´interesse nella letteratura medioevale nel XIX secolo, quando Tennyson, Wagner e gli artisti pre-raffaelliti trasmisero il loro entusiasmo per le leggende sul Graal" e che il fascino che ancora oggi noi nutriamo per il Graal sia alimentato dalla moda tutta contemporanea delle ipotesi di complotto e dei cover-up.

"Il Graal – avvolto di mistero e da sempre appartenuto al reame dell´immaginazione – è il meraviglioso cardine del nuovo genere della "fiction storica", l´idea che tutta la storia come insegnata e documentata sia un grande bluff. Una volta che questa idea è divenuta corrente – specie grazie all´avvento di Internet, ha acquistato vita propria, senza considerazione del fatto che si basi o no sulla realtà.

Perfino alcuni di coloro che hanno scritto che il Graal potrebbe "avere qualche base nella realtà" ammettono che è difficile dire cosa sia il Graal, e tanto più dove si possa trovare.

Erling Haagensen è co-autore (con Henry Lincoln) de "The Templar Secret Island: The Knights, The Priest and The Treasure" (L´Isola segreta dei Templari: I Cavalieri, I Sacerdoti ed il Tesoro N.d.T.), che sostiene che "qualcosa" si troverebbe nascosto nella piccola isola di Bornholm nel Mar Baltico.

"Non so cosa sia il Sacro Graal" ha dichiarato Haagensen. "Qualcosa di molto importante, e con forti legami con il Sacro Graal si trova però nascosto sull´isola di Bornholm. L´Arca dell´Alleanza potrebbe teoricamente essere nascosta lì".

"Ma esiste qualcosa di persino più importante, che ha sempre seguito l´Arca dell´Alleanza, e che possiamo ora provare si trova a Bornholm. Ciò sarà rivelato nel nostro prossimo libro" aggiungono, misteriosamente.

E mentre alcuni autori – ed una nutrita schiera di siti web sulle varie di ipotesi di complotto – ritengono che "qualcosa" un giorno, sarà trovato, gli scettici ridicolizzano l´esistenza della preziosa reliquia.

"E´ tutto molto divertente, ma non ha senso" ha dichiarato Richard Holloway (foto a destra), ex Vescovo di Edinburgo. "La ricerca del Sacro Graal appartiene, insieme alla ricerca dei resti dell´Arca di Noè sul Monte Ararat, e alla favoleggiata Arca dell´Alleanza di Indiana Jones, all´immaginario collettivo. Non esiste alcuna realtà obbiettiva, né alcuna prova, ma si sta rivelando un sogno per gli editori, che sanno che il mondo è pieno di appassionati del mistero, ansiosi di conoscere una verità nascosta."