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1 Febbraio 2004 ARCHEOLOGIA
AltroMolise
Venafro. Valente ha occupato la sala del Consiglio comunale
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Come aveva promesso l'architetto Franco Valente, questa sera alle ore 18.00 ha occupato la sala consiliare del Comune di Venafro.

Tale gesto per protestare contre il comportamento del Soprintendente relativamente al blocco dei lavori in un tratto della costruenda variante alla statale 85.

Valente però ha voluto soprattutto denunciare il comportamento della Soprintendenza ai beni archeologici del Molise che da un lato blocca un'opera importantissima per il futuro di Venafro e del Molise per il ritrovamento di alcuni reperti di epoca romana e dall'altra ha lasciato nel più completo degrado ed abbandono l'ingente ed importante patrimonio archeologico ed artistico di Venafro.

Valente ha in particolare puntato l'indice sul Verlascio, uno dei più importanti monumenti della regione. L'antico anfiteatro romano, di epoca imperiale, sta crollando a pezzi nella più assoluta indifferenza delle istituzioni e soprattutto di quella che istituzionalmente dovrebbe occuparsene, vale a dire la Soprintendenza, così zelante nel bloccare i lavori della variante e così "distratta" quando si tratta di tutelare il patrimonio culturale molisano.

Valente ha anche denunciato la situazione relativa ai parcheggi che la Regione Molise vuole costruire in zona archeologica. In particolare uno dei due parcheggi, quello che si vorrebbe realizzare a ridosso del teatro romano di Sant'Aniello, prevede la demolizione di importanti strutture di epoca medievale, tra le quali ciò che resta di una delle più antiche porte della città di Venafro. Tra l'altro anche il teatro di Sant'Aniello è abbandonato da tempo, chiuso ai turisti e alla fruizione dei cittadini, ricoperto da erbacce. E' diventato un pascolo per le pecore ed è in balia di "tombaroli" o di ladri e vandali. Il progetto del parcheggio è stato approvato dalla Soprintendenza, nonostante i rilievi dello stesso Valente, che ha chiesto anche l'intervento della Corte dei Conti.

A distanza di poche decine di metri da questo parcheggio c'è la chiesa seicentesca di San Francesco, chiusa dal 1984 in seguito al terremoto. I lavori di riattazione, gestiti dalla Soprintendenza, si sono bloccati diversi anni fa. Anche questa chiesa è ormai "sepolta" da erbacce e materiale vario, completamente abbandonata, nonostante la plateale protesta del vescovo Gemma che ne ha chiesto la restituzione minacciando più volte di incatenarsi davanti all'ingresso del luogo sacro.

Tutta questa situazione ha indotto l'architetto Valente a porre in essere questa clamorosa forma di protesta. Valente dormirà in un sacco a pelo nell'aula consiliare ed ha già annunciato che il 1 novembre proseguirà la sua protesta da uno dei tetti diroccati del Verlasce. Valente ha ricevuto in serata la solidarietà degli assessori Michele Mascio, Tonino Atella e Benedetto Iannacone. Non si è visto invece l'assessore ai lavori pubblici Sergio Petrecca. Del caso si stanno interessanto alcune trasmissioni televisive molto popolari. Non è escluso che possa arrivare a Venafro il "vendicatore rosso", il Gabibbo oppure una troupe delle "Iene".