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16 Marzo 2004 PALEONTOLOGIA
BBC News online
I SEGNI DEI PRIMI UMANI ERANO "SIMBOLI"
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Gli esperti dell´Università di Bordeaux hanno dichiarato che nessun procedimento pratico, come la macellazione di una carcassa, potrebbe giustificare i segni.

Ma molti ricercatori ritengono che la capacità per il vero pensiero simbolico si sviluppò molto più tardi, solo con l´emergere del moderno umano, l´Homo sapiens.

L´osso della lunghezza di 8 cm è stato dissotterrato nella grotta di Kozarnika nel nord-ovest della Bulgaria.

Un altro osso di animale trovato al sito è inciso con 27 segni lungo il suo margine.

"Queste linee non sono state lasciate nel corso della macellazione; in questo punto (sull´animale) non vi è niente da tagliare. Non può essere altro che simbolismo" ha dichiarato il Dr Jean-Luc Guadelli, dell´Università di Bordeaux, Francia.

"SEGNI PRECISI"

Quando i primi umani macellavano le carcasse degli animali, lasciavano segni di tagli sulle ossa con gli strumenti di pietra che usavano per portare via la carne.

Ma i ricercatori francesi e bulgari che hanno scavato a Kozarnika sostengono che i tagli paralleli siano troppo precisi per essere il risultato delle incisioni effettuate per prelevare la carne.

"Ora, qual è il significato di questi simboli? E´ impossibile saperlo. Ma hanno messo su queste ossa qualcosa che volevano spiegare: ad esempio: "ho visto 16 animali in questo luogo"... potrebbe essere insomma qualcosa di simile al linguaggio.

Molti ricercatori vedono la capacità di interpretazioni simboliche negli umani come qualcosa che iniziò a diffondersi in modo estensivo solo attorno ai 50, 000 anni or sono, all´interno della nostra specie. Pertanto, prove di questa capacità in specie precedenti agli umani sono altamente controverse.

"Non vi sono precedenti per tutto questo – se, in effetti, abbiano voluto incidere segni in luogo di tracce di macellazione. Questa sarebbe certo una novità molto interessante per il mondo accademico, se confermata" ha dichiarato Paul Bahn, esperto di arte antica.

INDIETRO E AVANTI

Il Dr Guadelli ed i suoi colleghi hanno scoperto il dente molare umano di un´età simile alle ossa incise. Appartengono ad una specie di primo Homo, ma i ricercatori non sono sicuri della specie esatta.

Un buon candidato sarebbe l´Homo erectus, una specie di ominide che si diffuse oltre la sua terra d´origine in Africa al tempo in cui furono create le incisioni sulle ossa.

Le ossa incise sembrano essere appartenute ad un mammifero bovide di specie sconosciuta, un gruppo che include pecore, bestiame ed antilopi.

Gli strati di terra corrispondenti sono stati datati usando il paleomagnetismo, che determina l´età mediante i percorsi passati delle inversioni nel campo magnetico terrestre.

Dettagli sullo scavo sono stati resi noti nel corso di un simposio a Rennes, Francia. I ritrovamenti saranno presto pubblicati in una rivista archeologica di lingua inglese.