Perugia - Il convegno di studi storici su "La Chiesa di Perugia nel primo millennio" ha proseguito i suoi lavori con la seconda giornata dedicata alle fonti archeologiche come epigrafi, sculture, complessi episcopali. Giacomo Pani ha esposto, nella Sala del Dottorato alle Logge della Cattedrale di San Lorenzo, gli studi riguardanti il rapporto tra epigrafia cristiana e la diocesi di Perugia. "Sebbene in questo settore di studi storici vi sia scarsezza di documentazione epigrafica - ha affermato Pani - cio' deve indurci ad approfondire le fonti di cui disponiamo anziche' fermarci al mero livello quantitativo". L'analisi di Pani si e' poi focalizzata sul lavoro di ricerca di reliquie di santi nelle catacombe romane voluto da alcuni vescovi perugini, con l'obiettivo di garantire la presenza dei martiri nella diocesi come nel caso del santo patrono Costanzo. Donatella Scortecci ha fatto luce invece sulle trasformazioni cui e' andato incontro sia il complesso episcopale che l'interno spazio urbano di Perugia in seguito alla conquista della citta' da parte dei bizantini nel sesto secolo, periodo che gli storici indicano come l'inizio di un profondo rinnovamento dell'assetto urbanistico. "Un esempio concreto di questa trasformazione - ha spiegato la Scortecci - e' la graduale scomparsa dell'antico foro romano come luogo centrale della citta', sostituito da spazi dotati di un'articolazione piu' complessa". La Scortecci ha poi illustrato nei dettagli gli importanti recenti rinvenimenti archeologici sotto la Cattedrale perugina. Luana Cenciaioli, ha fatto una mappatura sui rinvenimenti archeologici della diocesi di Perugia risalenti tra i secoli VI e VIII e le trasformazioni subite in seguito alla conquista bizantina. I siti piu' significativi che ancora oggi destano interesse e richiedono maggiore approfondimento da parte degli studiosi di questo periodo della chiesa perugina, sono quelli legati alle attuali chiese di San Pietro, Sant'Ercolano, Sant'Agata e San Michele Arcangelo. Si aprono degli spiragli sulla Chiesa antica perugina, - e' stato ricordato - sulla sua conoscenza e tradizione grazie non solo alla spiegazione architettonica, ma anche al significato storico dei siti che ci portano a tempi molto antichi. Il convegno proseguira' domani, sul tema sotto il profilo dei dati storici relativamente al territorio della diocesi, all'attivita' dei vescovi e alle loro competenze non solo pastorali ma anche civili.
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