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8 Marzo 2004 ARCHEOLOGIA
La redazione di La Porta del Tempo
Trovato nella Terra del Fuoco uno scheletro di 4000 anni
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Apparentemente il più antico mai scoperto, lo scheletro corrisponde ad un adulto al tempo del più alto livello dei mari del mondo, perché i suoi resti sono stati trovati in una fossa - di alto valore archeologico - di 3, 900 anni or sono, chiamata "canchero" o "centro della conchiglia".

Questi centri erano una pratica piuttosto comune a quel tempo, quando gli abitanti originari dell´area vi si insediavano per mesi per nutrirsi di molluschi ed altro cibo marino dotato di guscio, e trascorrevano il tempo creando utensili.

Il corpo è di circa 170 centimetri, in posizione fetale, voltato sul lato destro, con la mano sinistra sotto la testa e le ginocchia conserte al petto. Il terreno in cui è sepolto si trova a circa 3, 000 metri dall´attuale linea di costa.

"Il corpo è molto ben preservato, totalmente articolato, con la dentatura completa, ma non si può dire se sia appartenuto alla tribù dei selk-nam, che risiedeva nella zona e basava la sua sussistenza sulla caccia" ha dichiarato Monica Saleme, un´antropologa del gruppo che ha portato i resti al principale laboratorio di Cadic per ulteriori esami ed un test del DNA per determinare le sue origini migratorie.

Fino ad ora nella Terra del Fuoco sono stati trovati utensili e cibo risalenti a 12, 600, che si ritiene appartenessero ai selk-nam, ma mai resti umani. I ricercatori sono interessati a conoscere le differenti migrazioni in Terra del Fuoco nel corso dell´Olocene.