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19 Gennaio 2004 ARCHEOLOGIA
Il Messaggero
L'archeologia a Ceprano non si ferma...
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L'archeologia a Ceprano non si ferma nemmeno sotto la pioggia. Proseguono, infatti, le operazioni di rilievo topografico dell'area di Sant'Angelo, dove l'estate scorsa sono stati portati alla luce ambienti di epoca romana, appartenenti con tutta probabilità ad una villa rurale del primo o secondo secolo dopo Cristo. L'operazione, coordinata dal direttore del museo di Fregellae Pier Giorgio Monti ( nella foto ), servirà non solo alla documentazione scientifica dei rinvenimenti - ovvero alcuni ambienti sotterranei coperti a volta, porzioni di pavimento con evidenti resti di impianti di riscaldamento per uso termale e una massiccia cisterna che è l'unico edificio antico visibile fuori terra del circondario - ma anche a individuare con precisione l'area che il Comune di Ceprano intende acquisire per favorire l'ampliamento degli scavi già a partire dall'estate prossima. «Il primo anno è servito soprattutto a verificare alcune ipotesi già formulate e a formarci un'idea sulla reale portata scientifica di quanto giace ancora nel sottosuolo - afferma l'archeologo Monti a proposito della campagna di sondaggi condotta nell'estate 2003 - ma quest'anno intendiamo sistematizzare e dare continuità alle prospezioni, allungando il periodo di scavo e coinvolgendo un numero maggiore di volontari, magari anche da università straniere». Tra le altre attività del museo è prevista nelle prossime settimane la presentazione della quarta uscita per la collana dei Quaderni Fregellani, dal titolo "Preistoria del Lazio Meridionale", redatta da Italo Biddittu, noto soprattutto come scopritore dell'Uomo di Ceprano, e dalla sua collega Paola Celletti. Si tratta di un manuale che riguarda in generale fauna, manufatti e popolamento umano dell'antichità nel basso Lazio, particolarmente d'attualità nel decennale della scoperta dell'uomo più antico d'Europa.