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3 Febbraio 2003 ARCHEOLOGIA
Il Messaggero
Sotto il parcheggio del Vaticano sarcofagi e mosaici del II secolo
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Sono giunti al termine i lavori di scavo archeologici avviati nella Città del Vaticano in seguito alla costruzione del nuovo parcheggio sotterraneo che servirà i clienti dell'Annona, il magazzino alimentare situato a pochi metri dopo l'ingresso di Sant'Anna, sul versante destro di San Pietro. Scavi che hanno portato alla luce reperti archeologici di natura funeraria da necropoli romane. A darne notizia è Francesco Buranelli, direttore dei Musei Vaticani che hanno sotto la propria responsabilità la tutela dell' area in questione.

"La fase degli scavi al di sotto del parcheggio può dirsi chiusa. Sarà realizzato un recinto per delimitare la zona della necropoli, e si provvederà a realizzarne un museo", ha detto Buranelli spiegando, tuttavia, che i tempi per l'allestimento finale e la fruizione al pubblico non sono ancora prevedibili con precisione. "Dovranno essere montate le varie passerelle, installate le luci e il sistema di microclima per la conservazione", ha precisato.

Quanto al nesso tra questo recente ritrovamento e la rinomata e molto più ampia necropoli sottostante l'antica basilica costantiniana, i cui scavi iniziarono nel 1940 sotto Pio XII, Buranelli spiega che al momento "le due necropoli non sono collegate", ma lo sono idealmente. Tant'è che in progetto ci sarebbe la realizzazione per i visitatori di "due percorsi facilmente collegabili attraverso delle porte di accesso" con un altro tratto di necropoli, quella cosiddetta dell' autoparco, così chiamata perchè trovata durante i lavori di costruzione della zona adibita ad officina e deposito delle macchine di servizio vaticane. Zona adiacente proprio a quella del nuovo parcheggio.

La necropoli in miniatura, appena scoperta, è databile al periodo romano-imperiale, all'incirca al II secolo d.c. È situata nell'ala destra del Vaticano in un bacino limitrofo, per un lato, alle mura addossate a piazza Risorgimento, e per l'altro, internamente, al cortile del Belvedere. Un fazzoletto prezioso di reperti archeologici che, una volta allestito e fruibile, renderà ancora più articolato il viaggio nei sotterranei vaticani che già oggi consentono al visitatore di raggiungere, attraverso tombe e cunicoli, il cosiddetto muro rosso, luogo di sepoltura attribuito, secondo la tradizione, all'apostolo Pietro.

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