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8 Ottobre 2003 PALEONTOLOGIA
National Geographic News
Scoperto antico rettile simile alla lucertola
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Due paleontologi argentini hanno scoperto fossili risalenti a 90 milioni di anni, appartenenti ad un nuovo tipo di sfenodonte - un rettile simile alla lucertola, ritenuto estinto circa 120 milioni di anni or sono, eccetto che per una colonia di esemplari, la tuatara, che vive ancora oggi in Nuova Zelanda.

I fossili, che comprendono alcuni crani ben preservati, sono stati trovati sulle colline di arenaria rossa della miniera fossile di La Buitrera nella Patagonia nord-occidentale, a circa 1, 300 chilometri ad est di Buenos Aires.

La nuova specie, Priosphenodon avelasi ha una testa smussata, un becco affilato, simile a quello di un´aquila, e agili artigli squadrati. Era lungo circa un metro e del peso stimato di 15 chili, più grande dunque di qualsiasi altro sfenodonte terrestre conosciuto.

I paleontologi argentini sostengono che la scoperta del Priosphenodon aiuti a colmare un gap nei dati fossili tra gli sfenodonti del primo Cretaceo ed i loro parenti viventi in Nuova Zelanda.

"Lo Priosphenodon non era un componente minore della fauna terrestre in Sud America" ha dichiarato Sebastian Apesteguìa, specializzato in paleontologia dei vertebrati al Museo Argentino di Storia Naturale di Buenos Aires. "E´, al contrario, la specie a cui appartiene il maggior numero di reperti fossili"

Altre ossa raccolte a La Buitrera includono coccodrilli, serpenti, e resti di uno dei maggiori dinosauri carnivori mai esistiti: una creatura del peso di otto tonnellate, 3, 7 metri di altezza, carnivoro, dai denti affilatissimi, chiamato Giganotosaurus.

Apesteguìa ed il suo collega Fernando Novas, anch´egli del Museo di Storia Naturale, riportano le loro scoperte sul numero 9 di Ottobre della rivista Nature.

Robert Carroll, paleontologo dei vertebrati alla McGill University di Montreal, in Canada, ha dichiarato che la scoperta del Priosphenodon, solleva ampie questioni sul perché questo gruppo di sfenodonte fosse così diffuso nel Cretaceo.

"C´è molto da imparare dal Sud America circa i vertebrati di tutti i gruppi" ha dichiarato.

Il Sud America è parte di un´antica massa di terra conosciuta come Gondwana, che si separò dal super continente Pangea circa 230 milioni di anni or sono, per andare a formare il Sud America, l´Africa, l´Antartide, l´Australia e l´India peninsulare.

Apesteguìa e Novas concludono nel loro articolo che gli sfenodonti apparentemente persistettero più a lungo in Gondwana che in altre parti del mondo.

"L´ipotizzato rimpiazzo degli sfenodonti da parte delle lucertole fu posticipato in Sud America almeno fino ad un periodo compreso tra la fine del Cretaceo e l´inizio del Terziario" ha dichiarato Apesteguìa.

Dati ancora non pubblicati di fossili frammentari trovati in sedimenti del Tardo Cretaceo nella Patagonia settentrionale, indicano che gli sfenodonti, oltre che il Priosphenodon, erano ancora vivi in Sud America attorno a 65 milioni di anni or sono.

"Questo è importante perché supporta [la concezione] che gli sfenodonti del Sud America fossero ancora diversi almeno fino alla fine del periodo Cretaceo" ha dichiarato Apesteguìa.

Ad un certo punto - i ricercatori non sanno quando - un fattore sconosciuto permise alle lucertole e ai serpenti di aumentare in numero, fino ad imporre la propria supremazia in Sud America, relegando gli sfenodonti e le tuatare rimasti, in gruppi isolati della Nuova Zelanda.

Le colline di arenaria rossa di La Buitrera attraversano una steppa arida e desolata, coperta da cespugli spinosi, spazzati da un vento che riempie l´aria dell´aroma di timo, menta, ed origano.

Nandù, volpi, roditori, capre e cavalli vagano per le pianure, e gli avvoltoi per i cieli. Le temperature estive superano solitamente i 40 gradi, e la neve imbianca la regione in inverno.

Le colline ricordano che un fiume, gigante e placido, scorreva attraverso le praterie per sfociare verso ovest nel Pacifico, un passaggio in seguito ostruito dal sorgere delle Ande.

Secondo i paleontologi, circa 90 milioni di anni or sono, la steppa era ricoperta di foresta e disseminata di laghi effimeri che si formavano nel corso della stagione umida.

Oggi, le colline di 40 metri di arenaria sono considerate l´equivalente del Sud America dei Gobi della Cina per la quantità di scoperte fossili reperiti nella scorsa decade. Le scoperte, dicono i paleontologi, stanno aiutando a riscrivere la storia della massa di terra.