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14 Febbraio 2003 ARCHEOLOGIA
Il Messaggero
Sardegna, recuperati reperti trafugati al museo di Bagdad
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OLBIA Una serie di reperti che risultano tra quelli trafugati nel museo di Bagdad, sono stati recuperati dai carabinieri del Nucleo di tutela archeologica e culturale in un bazar gestito da un cittadino libanese a Golfo Aranci. L'uomo è stato denunciato per commercio illegale e ricettazione di reperti archeologici. Si tratta di 33 tavolette con scrittura cuneiforme risalenti al periodo assiro-babilonese. Mediamente i reperti venivano venduti a 1500 euro, prezzo di gran lunga inferiore anche al solo valore commerciale.

"Operazione Nabucodonosor", questo il nome dell'indagine, coordinata dal Procuratore della Repubblica del tribunale di Tenpio Pausania, Valerio Cicolò, che è partita a luglio, con una serie di controlli in diverse città italiane dopo la segnalazione dell'arrivo di pezzi provenienti dal museo di Bagdad. I carabinieri sono risaliti al bazar di Golfo Aranci seguendo le tracce di alcune tavolette con scrittura cuneiforme immesse sul mercato dei collezionisti di reperti archeologici. Sono così arrivati al negozio (una sorta di succursale di un altro bazar che ha a Genova) di Omar B. di 45 anni, di Beirut. L' uomo l' aveva chiuso da alcuni giorni, prima che i carabinieri vi mettessero i sigilli, in esecuzione di un provvedimento della magistratura.

Le indagini proseguono a livello nazionale per risalire ad altre persone coinvolte nel giro di reperti archeologici trafugati dal Iraq dopo la caduta del regime di Saddam Hussein.