Dopo i frammenti di affresco e gli stipiti in bronzo scoperti all'inizio d'agosto, sono spuntate numerose anfore dai resti della domus romana sotto la centrale piazza Sant'Angelo a Cremona. I reperti sono affiorati durante gli scavi preliminari iniziati a luglio per la costruzione di un parcheggio sotterraneo. La giunta comunale ha deciso che l'autosilo verrà realizzato altrove. Intanto proseguirà fino alla prossima settimana il lavoro della cooperativa archeologica incaricata dalla Soprintendenza di Milano. Gli scavi sono entrati nella fase più delicata. Si scenderà fino a cinque metri sotto il livello della strada. Il deposito di anfore ritrovato risale a un periodo compreso tra il terzo e il quarto secolo dopo Cristo. Per drenare il terreno sotto le loro case, i romani scavavano grandi buche nelle quali adagiavano in posizione orizzontale le anfore che poi ricoprivano di sabbia. Il risultato era un'intercapedine efficace contro l'umidità. Le ricerche hanno portato alla luce anche un pezzo di muro intonacato e dipinto sul quale ci sono evidenti tracce di bruciature e che, secondo gli archeologi, è crollato, segno che nella domus scoppiò un incendio. Infine sono stati trovati oggetti d'uso domestico come ciotole e suppellettili che saranno prelevati e custoditi al Museo archeologico di Cremona.