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15 Marzo 2003 ARCHEOLOGIA
timesunion.com
Un faraone alla battuta? La storia ci coglie di sorpresa…
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Thutmosis III regnò in Egitto nel corso del XV secolo a.C., ed è il primo faraone ad essere stato ritratto durante un rituale chiamato "seker-hemat", che l'egittologo Peter A. Piccione ha tradotto liberamente come "battere la palla".

"Il vocabolo è 'sequer', che letteralmente significa colpire", ha riferito Piccione, professore di storia antica comparata al College di Charleston nella Carolina del Sud, "ma, se guardiamo al contesto, lo vediamo là con una mazza, per questo ho tradotto 'battere la palla'".

Il contesto al quale lo studioso fa riferimento è un rilievo sul muro del santuario di Hathor, nel tempio di Hatshepsut a Deir-el-Bahari, dove Thutmosis è stato ritratto mentre tiene in una mano una palla delle dimensioni di una palla da baseball, e nell'altra un bastone lungo e sinuoso in punta. L'iscrizione sopra la scena recita: "Battere la palla per Hathor, che è la prima a Tebe". Il rilievo è datato 1475 a.C. circa.

Il ritratto di Thutmosis mostra anche due sacerdoti, disegnate in dimensioni ridotte, nell'atto di afferrare una palla. L'egittologo ha riferito che "Hanno le braccia alzate e una palla in ogni mano, come quando si gioca a softball. L'iscrizione dice 'I servitori degli dei la afferrano per lui'".

Il professor Piccione è uno specialista della religione Egiziana. E' particolarmente interessato allo studio degli aspetti ludici della religione egiziana: attività sportive e ai giochi che venivano inclusi nei cerimoniali in onore di alcune divinità; per questo motivo ora si concentra sulla relazione fra il "baseball" degli antichi egiziani e l'odierno sport nazionale americano.

"Non esiste una connessione diretta", ha precisato l'egittologo, "ma il gioco egiziano ha fatto da precursore. Ci sono stati solo pochissimi altri giochi con mazza e palla nella storia dell'umanità. Gli egiziani probabilmente praticavano questo sport religioso già mille anni prima di Thutmosis III: ci sono infatti dei riferimenti a questa attività in iscrizioni all'interno di piramidi datate 2400 a.C.