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8 Luglio 2010 ARCHEOLOGIA
alguer.it
Archeologia: SASSARI nuovi giacimenti subacquei
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SASSARI - A seguito di alcune segnalazioni di appassionati di immersioni, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Sassari, con l´ausilio del Nucleo Carabinieri Subacquei di Cagliari e della Sezione Investigazioni Scientifiche di Sassari, nonché degli archeologi della Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Sassari e Nuoro, a bordo della Motovedetta d´altura della Stazione Carabinieri de La Maddalena hanno individuato due nuovi giacimenti archeologici, sommersi nei fondali marini della costa nord-orientale dell´isola.

Il primo, censito al largo della località Costa Paradiso - Trinità d´Agultu e Vignola (SS), è caratterizzato dalla presenza di alcuni dolia di epoca romana, risalenti al I sec. d.C., sparsi su un fondale ad oltre 50 metri di profondità. Il secondo, certamente quello più importante dal punto di vista scientifico, rinvenuto nel cuore del Parco Nazionale dell´Arcipelago di La Maddalena, nei pressi di Cala Corsara dell´isola di Spargi (in un sito non molto distante dal celebre relitto della nave romana di Spargi rinvenuta nel 1939), è riconducibile al relitto di una nave oneraria di epoca romana, risalente ad un periodo compreso tra il II sec. a.C. ed il I sec. d.C.

Il servizio ha inoltre permesso di recuperare alcuni reperti dell´imbarcazione - cinque chiodi in bronzo, numerosi frammenti lignei e diverse lamine plumbee, tutti riconducibili alla struttura ed alla carena della nave - che serviranno agli archeologi marini della Soprintendenza sassarese per lo studio di questa importante scoperta e per organizzare una eventuale campagna di recupero. Si tratta di due rinvenimenti di considerevole valore scientifico, che potranno fornire un ulteriore contributo alla ricostruzione della storia del commercio marittimo nell´Isola durante la dominazione romana.