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5 Luglio 2010 ARCHEOLOGIA
La Gazzetta del Mezzogiorno
Rubano in una tomba romana: denunciati 7 «esperti in archeologia»
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CANOSA DI PUGLIA - Sette persone tutte esperte in archeologia sono state denunciate per aver trafugato da una tomba di epoca romana, che hanno scoperto saggiando il terreno adiacente all´attuale cimitero, numerosi oggetti e reperti di grande pregio e valore storico - artistico. I tombaroli sono stati scoperti da militari della Guardia di finanza che si sono accorti di quanto stava accadendo dalla tracce lasciate sul terreno.

Le persone denunciate sono di Canosa di Puglia tranne una che è di Bari. Canosa di Puglia era durante l´impero romano, un centro molto importante e, per questo, è ricchissima di tracce che – secondo gli investigatori – sono mira costante di tombaroli. I reperti trafugati sono stati recuperati e consegnati al Comune.

COME SONO STATI SCOPERTI I TOMBAROLI

I tombaroli sono stati scoperti dopo che i militari della Guardia di finanza hanno notato in un campo nelle vicinanze del cimitero di Canosa di Puglia un uomo di 70 anni, già denunciato nel 2007 dalle fiamme gialle per avere trafugato reperti archeologici e anche un escavatore. A quel punto i militari hanno scoperto sei persone intente a trafugare da una tomba del IV secolo avanti Cristo decine di reperti.

Si tratta di anfore, vasetti per gli unguenti, miniature, piccole sculture, vasellame vario datati tra il VI e IV secolo avanti Cristo. Il vasellame era destinato al mercato estero. Il materiale trovato veniva depositato – a quanto si è saputo – in un capannone attiguo al terreno.

Tra i denunciati vi è anche il proprietario del terreno il quale, anche se non ha partecipato attivamente agli scavi, secondo gli investigatori ne era al corrente. Se invece avesse denunciato alle istituzioni preposte che sotto il suo terreno c'erano reperti avrebbe avuto diritto ad una sorta di ricompensa pari ad un quinto del valore dei pezzi trovati.

Il corredo funerario trovato è stato affidato alla Guardia di finanza in attesa delle autorizzazioni della Sovrintendenza archeologica che, dopo aver analizzato i pezzi, ne deciderà la destinazione.

LA GRATITUDINE DEL SINDACO DI CANOSA

In una nota il sindaco di Canosa di Puglia e presidente della Provincia Bat Francesco Ventola, esprime "gratitudine" per il recupero dei reperti archeologici fatto dalla Guardia di Finanza in zona Piano San Giovanni a Canosa di Puglia.

«Sono fortemente compiaciuto e grato per l´operazione portata a compimento dalla Compagnia della guardia di Finanza di Barletta, diretta dal Capitano Giulio Di Leo, che ha consentito di recuperare e consegnare al patrimonio pubblico – afferma Ventola – reperti di un corredo funerario importante».

«In tal senso, però, – continua il sindaco – non posso non esprimere il rammarico per il continuo stillicidio che il nostro patrimonio continua a subire. All´incalcolabile danno, si aggiunge quello arrecato al lavoro degli studiosi nella composizione dei tanti tasselli della nostra storia ultramillenaria e stratificata. Ma la consapevolezza e l´atteggiamento della gente per questa grande risorsa, – ha concluso il primo cittadino – sono cambiati e la prospettiva di un idoneo contenitore museale in cui raccogliere e raccontare la storia del nostro territorio, anche per queste ragioni deve essere quanto realizzato nel più breve possibile».