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5 Luglio 2002 PALEONTOLOGIA
AAAS
Il rapporto di Science su un piccolo teschio apre nuovi scenari sulla migrazione dall´Africa
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Il teschio e l´osso della coscia di un piccolo individuo, scoperto al sito archeologico di Dmanisi, Georgia, potrebbe porre in dubbio l´idea prevalente che l´accrescimento nella dimensione del cervello si sia verificata a ridosso della migrazione degli antenati dell´uomo dall´Africa.

Gli scienziati hanno trovato un nuovo piccolo individuo, con cervello di taglia piccola, naso corto e canini allungati. Si tratta del terzo specimen trovato al sito, e per comparazione, quello dal cervello di massa decisamente minore.

Tutti e tre gli specimen risalgono approssimativamente a 1.75 milioni di anni fa, il che li rende la più grande collezione di individui di sempre, proveniente da siti più antichi di 800.000 anni. I tre apparterrebbero alla stessa specie, l´Homo erectus, ritenuto essere la prima specie di ominide a lasciare l´Africa. I fossili di Dmanisi più prossimamente richiamano la versione africana dell´Homo erectus, detto Homo ergaster.

Il cervello del nuovo specimen di Dmanisi era probabilmente prossimo ai 600 cm cubici, mentre i cervelli dei moderni umani sono circa il doppio; gli altri due esemplari dovevano avere cervelli di circa 800 cc.

Gli scienziati hanno proposto che l´accrescimento nella misura dei cervelli sia direttamente correlato alla migrazione dei nostri antenati fuori dall´Africa. Secondo questo scenario, un´accresciuta intelligenza rese i primi ominidi in grado di adattarsi a nuovi ambienti naturali.

Prima della scoperta di Dmanisi i ricercatori ritenevano generalmente che le prime specie umane che lasciarono l´Africa, partirono circa un milione di anni or sono, che avessero cervelli più grandi e disponessero di utensili di pietra relativamente avanzati.