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7 Maggio 2010 ARCHEOLOGIA
Riccardo Affinati Fondazione Italiani
I cavalieri di Cristo
tempo di lettura previsto 7 min. circa

IL TEMPO DEI CAVALIERI - Vi fu un tempo, in cui le sorti militari di stati ed imperi vennero affidate al coraggio e alla determinatezza di pochi cavalieri, ancora oggi ben poco si sa su vicende così lontane, poiché tanto si è scritto sugli ordini religioso-militari più importanti, ma poco o nulla sugli ordini cosiddetti minori. Se è vero che tutto ebbe inizio a Gerusalemme nel 1120, dove venne fondato l´ordine del Tempio, ancora risultano oscuri i collegamenti tra gli ordini di cavalleria laici e quelli religiosi, e spesso si è dedicato poco spazio alle metodologie di lotta e all´arte della guerra dei cavalieri. Lunga e complessa appare la via percorsa dal fenomeno degli Ordini Religioso Militari, dove fondamentalismo religioso, nazionalismo e spirito guerresco si vanno a fondere con le esigenze economiche delle monarchie e dei poteri temporali europei.

LA NASCITA DELLE CROCIATE - Durante il Medioevo il cavaliere era il milite proveniente dal ramo cadetto della bassa nobiltà che, dalla seconda metà del sec. XI, vivendo al di fuori del feudo, cercava di crearsi una posizione autonoma e quale migliore occasione fu la nascita del fenomeno "crociate". Possibilità di nuove terre da conquistare e sfruttare, il beneplacito della chiesa che ne avallava lo spirito religioso, la certezza di creare nuove occasioni di crescita per la bassa nobiltà, la scusa plausibile di proteggere i pellegrini in marcia verso Gerusalemme: tante erano le motivazioni che portarono all´organizzazione delle crociate. Con la nascita della prima crociata si vennero a formare i primi ordini religiosi militari o cavallereschi, costituiti con il preciso scopo di difendere militarmente prima i nuovi stati cristiani del Vicino Oriente ed in Terra Santa, e poi per combattere i musulmani in Spagna e nell'Europa Orientale. Per l´arte della guerra occidentale dell´epoca, poche centinaia di cavalieri erano in grado di fronteggiare migliaia di combattenti mal equipaggiati e scarsamente motivati. Nel corso delle crociate, non si superò mai il numero di tremila cavalieri pesanti sul campo di battaglia, ma ci si dovette adattare ad alcune pratiche guerresche della zona in cui si operava, creando cavallerie leggere, oppure affiancando ai cavalieri fanterie e milizie utili negli assedi e nelle battaglie campali.

ORDINI E CAVALIERI

I cavalieri potevano dividersi in cavalieri di croce, miles Christi sottoposti a regole religiose come i cavalieri gli Ospitalieri, i Teutonici, i Templari, i cavalieri di San Lazzaro, i cavalieri di Santiago, oppure cavalieri appartenenti ad ordini laici, come quelli della Giarrettiera in Inghilterra (1347), della Banda in Pastiglia, del Toson d'Oro negli stati borgognoni (1429), e per finire i cavalieri di sprone (la maggioranza), titolo di poco conto distribuito dal principe senza un preciso corrispettivo di meriti; tutti però con l´obiettivo principale di liberare il patrimonio di Cristo e vendicare l´affronto fatto al Signore. Si trattava di legittimare un´azione di guerra, di rendere la crociata una guerra santa e giusta, di dare la certezza a tutti i partecipanti, attraverso un grido di guerra come "Dio lo vuole!", della bontà delle proprie idee. Gli ordini religioso-militari non sfuggirono a tale logica e si pensa che sia stato Bernardo di Chiaravalle, mistico, filosofo francese, dottore della chiesa e santo, a codificare la regola dell'ordine dei cavalieri templari riuscendo ad ottenere il suo riconoscimento dalla Chiesa nel 1128. Fu quindi la Terra Santa la culla degli ordini religioso-militari, ma come vedremo insieme, il movimento venne utile anche in altre parti di Europa, ovunque la spinta dei cosiddetti pagani mettessero in pericolo l´ordine precostituito.

RELIGIONE E AVVENTURA - Degli ordini religioso-militari si è studiato l´aspetto economico, quello rituale e simbolico, le origini e le loro premesse, ma dell´aspetto militare in se si sono date per scontate tutta una serie di tattiche sul campo, di cui in realtà non si è mai provata la loro vera esistenza. Si dice che gli ordini religioso-militari nascano in Terra Santa, anche per rispondere ai gravi atti di brigantaggio che durante la prima crociata avvennero in maniera assai diffusa, proprio da parte di coloro che avrebbero dovuto partecipare a un´opera santa. In realtà, partirono per la Terra Santa spinti dalle parole di Urbano a Clermont molti avventurieri d'occidente, in parte mossi da una voglia di riscatto terreno e spirituale, e più spesso da un desiderio di conquista e di saccheggio. I crociati durante il loro viaggio in Terra Santa, saccheggiarono e depredarono la maggior parte dei ghetti ebraici incontrati durante la strada, ferocia ed eccidi furono all´ordine del giorno, come ad esempio a Gerusalemme, dove l´intera popolazione trovò la morte per mano dei crociati. Un testimone cristiano dell'epoca descriverà poi così l´orrendo massacro del luglio 1099: "I nostri li inseguivano dappresso, uccidendoli a forza di fendenti, sino al tempio di Salomone, dove fecero un tal massacro da sguazzare nel sangue sino alle caviglie ... Le strade erano coperte di mucchi di teste, mani e piedi mozzati, e ovunque bisognava aprirsi un varco tra cavalli morti e cadaveri umani."

PROFESSIONISTI E MONACI - I governanti dell´epoca avevano bisogno di professionisti validi ed affidabili, mentre al contrario disponevano di combattenti spinti da sete di bottino e pronti in ogni momento ad abbandonare la campagna militare per ritornare ai lavori dei campi oppure alle proprie faccende. Gli Ordini Religioso Militari risolvevano brillantemente tale esigenza, la creazione di ordini militari su base monastica (cavalieri cristiani), in pratica dei veri e propri monaci (con relativo ordine) addestrati alla guerra "santa", fu la risposta dell´Occidente alle dottrine tattiche mussulmane. Questi monaci cavalieri furono destinati alla stabile difesa dei luoghi santi e di quanti vi abitavano, in particolare dei punti cruciali e delle fortezze più a rischio.

L'AIUTO DI SAN BERNARDO - Alla base di un´esigenza militare, venne in aiuto San Bernardo da Chiaravalle, il quale concretizzò un´idea che era già in aria, dando all´intero progetto quelle basi spirituali che resero questa struttura cavalleresca di carattere religioso-militare un´arma vincente. Si ritiene che Bernardo abbia codificato la regola dell'ordine dei cavalieri templari e nel 1128 ne abbia ottenuto il riconoscimento dalla Chiesa; il filosofo e mistico francese vide nei Templari lo strumento per la difesa di Gerusalemme, ma soprattutto il mezzo che avrebbe reso possibile cristianizzare gli ideali cavallereschi. San Bernardo cercò di dimostrare l´inutilità dello sfarzo e dell´oro dei nobili cavalieri, poiché non era con la mondanità che si poteva combattere il pericolo rappresentato dagli infedeli; inoltre il monaco diceva che i cavalieri erano abituati a combattere le guerre per odio, mentre i nuovi cavalieri di Cristo avrebbero preso le armi solo per il Signore e non avrebbero dovuto temere di commettere peccato nell'uccidere i nemici e di dannarsi morendo in battaglia. Secondo San Bernardo uccidere un infedele non rendeva omicida ma, malicida, cioè "uccisore di un malvagio", la morte dispensata era un guadagno per il Signore, quella ricevuta una conquista personale.

IN TERRA SANTA - Intanto in Terra Santa si sono venuti a creare il regno di Gerusalemme, il principato di Antiochia e le contee di Edessa e di Tripoli, ma la loro difesa diventa difficile, anche perché molti crociati, avendo raggiunto lo scopo per cui si erano recati a Gerusalemme, terminata la Crociata, tornano alle proprie dimore, alle proprie famiglie. Il ritorno del crociato sarà un viaggio insieme alla propria coscienza, se è il bottino ad averlo spinto in Terra Santa, non sempre sarà soddisfatto di quanto ottenuto, negli altri casi, il reduce dovrà ben presto rendersi conto della vanità delle cose terrestri. Una volta ottenuto un riconoscimento religioso e la dispensa a uccidere, alcuni cavalieri decidono di prolungare il loro voto, consacrando la vita alla difesa dei pellegrini attraverso la creazione di ordini di monaci-soldati. Nascono così gli ordini degli Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme, quello dei Poveri Cavalieri di Cristo o del Tempio, quello dei Fratelli dell´Ospedale di Santa Maria dei Teutonici, ossia l´Ordine Teutonico, e due fondazioni minori: San Lazzaro e San Tommaso d´Acri. Un sistema di fortezze difensive viene creato, come il castello di Saone, presso Antiochia, oppure il Krac dei Cavalieri, dove gli Ordini Religioso Militari vanno a formare una sicura guarnigione.

Gli articoli sono scritti da Riccardo Affinati che ha dedicato monografie, saggi e romanzi all´esplorazione della storia militare dall´antichità ai giorni nostri. Di lui le edizioni Chillemi hanno pubblicato, tra le altre cose: Partigiani Italiani, 1943-1945 (2007), Garibaldini, 1838-1871 (2007), Ordini Religioso Militari (2008), Le Guerre d'Italia, 1494-1559 (2008), Regia Marina Italiana (2008), Wellington. L´uomo che sconfisse Napoleone (2008), Soldati del Papa (2008), Forze armate della Repubblica Sociale Italiana (2009), Vita quotidiana delle Brigate Rosse (2009), La guerra italo-turca e le rivolte senussite (2009), Repubbliche e città marinare (2009).