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24 Marzo 2010 ARCHEOLOGIA
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ARCHEOLOGIA: A POMPEI VALORIZZAZIONE PRODOTTI COLTIVATI IN SCAVI
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Napoli - Un progetto di 'archeoagricoltura' per la valorizzazione delle produzioni agricole tipiche ancora coltivate negli appezzamenti interni all'area archeologica di Pompei. E' il risultato di un protocollo d'intesa siglato dall'assessore all'Agricoltura della Regione Campania, Gianfranco Nappi, e dal commissario delegato per l'emergenza dell'aera archeologica di Pompei, Marcello Fiori, che rientra nel piu' vasto progetto "PompeiViva" per la promozione dell'area degli scavi. Un censimento delle aree agricole demaniali presenti all'interno della citta' romana imperiale piu' conosciuta al mondo ha evidenziato la presenza di 19 coloni, ora sottoscrittori di un disciplinare fitosanitario per la valorizzazione dei prodotti. "Queste produzioni avranno un marchio 'Pompei', capace di mettere insieme le eccellenze vesuviane", spiega Nappi. Nell'ambito del progetto, rientra anche l'apertura, entro giugno, dell'archeo-ristorante della Casina dell'Aquila, il secondo punto di ristoro per i visitatori di Pompei dopo il self-service inaugurato nei mesi scorsi. Tra le altre iniziative, la visita multimediale della domus di Giulio Polibio; la possibilita' di seguire i lavori degli archeologi nella domus dei Casti amanti, in cui e' aperto un cantiere di ristrutturazione; la realizzazione di 4 chilometri di piste ciclabili interne agli scavi; ed "Easy Pompei", un percorso di visita di oltre due ore senza barriere architettoniche. "Per il rilancio degli scavi abbiamo gia' usato circa 40 milioni di euro - spiega Fiori - e di questi, oltre 33 milioni, circa il 90%, sono stati utilizzati per opere di messa in sicurezza. Tra i nostri obiettivi, anche quello di portare a Pompei turisti diversi da quelli interessati solo all'archeologia".