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24 Marzo 2010 ARCHEOLOGIA
Repubblica.it
Pasquino torna a parlare restaurata la statua
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Anche l'ultima statua parlante torna a "parlare". Dopo l'intervento di restauro, iniziato il 14 ottobre e ultimato il 15 dicembre del 2009, e la recinzione dell'area con colonnotti in travertino e catene (eseguita dal I Municipio), Pasquino e' di nuovo il "Pasquino, simbolo della Roma più vernacolare e caustica", come lo definisce il sovraintendente ai beni culturali Umberto Broccoli che assieme all'assessore capitolino ai beni culturali Umberto Croppi, al sottosegretario ai beni culturali Francesco Giro, al presidente della Commissione cultura Federico Mollicone, al delegato per il centro storico Dino Gasperini e a Viviana Di Capua, presidente dell'associazione abitanti del centro storico di Roma, che ha di fatto promosso e sostenuto l'operazione che ha coinvolto tutte e quattro la famose "statue parlanti" di Roma, da Madama Lucrezia, all'Abate Luigi al Facchino.

Pulito da incrostazioni e scritte, riconsolidato nelle parti precarie del suo marmo bianco e riqualificato nelle superfici a rischio distacco, il busto del Pasquino, che apparteneva al gruppo marmoreo di "Menelao col corpo di Patroclo morente" (copia romana del I secolo d.C. da un originale bronzeo del III sec. a. C. rinvenuta durante lavori di scavo nei pressi di piazza Navona nel 1501), e' stato restituito alla comunita' nel corso di una cerimonia, in cui Broccoli ha recitato alcune delle "pasquinate più famose, con cui "non il popolo ma gli cardinali in forma anonima parlavano e criticavano". Quando Napoleone entr.ò a Roma, comparve sul torso in piazza del Parione "ma e' vero che tutti i francesi sono ladri? Tutti no, ma Bonaparte sì". E ancora sul papa: "Un turista viene a Roma e si rivolge al capo delle Guardie svizzere 'quello e' il santo padre? Santo no ma padre sì". E nell'epoca di Mussolini in assenza di bagni illuminati: "Qui l'ho fatta e qui la lascio meta' al Duce meta' al fascio. Qui l'ho fatta in piena luce niente al Fascio e tutta al Duce".

"E' un primo esempio di restauro di monumenti legati a Roma con un'associazione di residenti del centro - sottolinea Mollicone - la parte più' sensibile della città che diventa per noi stimolo per qualificare gli angoli più belli di Roma. Un modello che stiamo cercando di portare anche nei musei coinvolgendo l'associazionismo privato". E aggiunge Viviana Di Capua, come dice Croppi, la vera voce del Pasquino e delle Statue Parlanti: "E' una grande emozione per noi perchè e' un'avventura che si conclude. Il Pasquino e' l'ultimo tassello di una complessa operazione di tutela del patrimonio del centro di Roma". Ci tiene a ribadire Gasperini che con "questi interventi di restauro si definiscono degli itinerari culturali che riconsegnano uno spaccato della tradizione storica più forte di Roma. "Simbolo di valorizzazione efficace del centro storico - lo definisce Giro - perché un'amministrazione sana ha il dovere di proteggere il cento storico che e' l'identità più originaria della città". "Un restauro frutto di una preziosa collaborazione - conclude Croppi che per l'alto valore dell'opera lancia l'appello ad una utilizzazione della statua "con parsimonia" per una sua prolungata valorizzazione e tutela.